La legge a sostegno della competitività dei capitali: un primo passo per un mercato più ampio e liquido
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha affermato che la legge a sostegno della competitività dei capitali rappresenta il primo passo di una strategia più ampia, che mira a rendere il mercato italiano dei capitali più ampio, liquido e attrattivo. Questa strategia, che si avvale della delega conferita al governo dalla stessa legge, punta a risolvere il problema del cronico sottodimensionamento dei mercati azionari, un obiettivo fondamentale per accrescere la resilienza del sistema economico, raggiungere una migliore condivisione dei rischi e una diversificazione delle fonti di finanziamento per le aziende.
Estensione della qualifica di enti professionali di diritto agli Enti previdenziali
Un aspetto significativo della legge è l’estensione agli Enti previdenziali della qualifica di enti professionali di diritto ai fini della prestazione dei servizi di investimento. Questa inclusione, secondo Giorgetti, eviterà agli Enti e alle controparti con cui interagiscono le procedure e i costi connessi alla necessità del riconoscimento come ‘clienti professionali su richiesta’, un requisito attualmente richiesto per via della ricomprensione di detti Enti nel novero dei clienti retail.
Opportunità di investimento per gli investitori istituzionali
La riforma della legislazione finanziaria, di cui la legge sui capitali è un tassello, mira a creare una più ampia gamma di opportunità di investimento per gli investitori istituzionali, come i fondi pensione e gli Enti di previdenza. In quest’ottica, le Casse si pongono come veri e propri attori del sistema Paese, coniugando nelle proprie politiche di investimento la giusta tensione al rendimento e la salvaguardia dell’interesse generale.
Il ruolo strategico del mercato dei capitali
La dichiarazione del ministro Giorgetti evidenzia l’importanza strategica di un mercato dei capitali efficiente e sviluppato per la crescita economica e la resilienza del sistema. Un mercato più ampio e liquido offre alle aziende maggiori opportunità di finanziamento, contribuendo a una diversificazione delle fonti di finanziamento e a una migliore condivisione dei rischi. Inoltre, la possibilità per gli investitori istituzionali di accedere a una più ampia gamma di opportunità di investimento può favorire una migliore allocazione delle risorse e un aumento del rendimento dei portafogli.