Un “Tradimento” per il Clima: Le Accuse dei Paesi Meno Sviluppati
Il gruppo dei Paesi Meno Sviluppati (Ldc), che comprende 45 stati in Africa, Asia-Pacifico e Caraibi, ha espresso un’accesa critica nei confronti dei risultati della Cop29 di Baku, definendoli un “tradimento” e un “fallimento” per il clima. In un comunicato, gli Ldc denunciano la mancanza di un obiettivo globale di finanza climatica ambizioso, di piani concreti per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi e di sostegno per l’adattamento e le perdite e i danni. “Questo non è un fallimento, è un tradimento”, afferma il comunicato.
Mancanza di Leadership e Ambizione
Gli Ldc accusano le nazioni più potenti di non aver mostrato la leadership e l’ambizione necessarie per affrontare la crisi climatica, ignorando le vite di miliardi di persone in prima linea. “Le nazioni potenti non hanno mostrato leadership, ambizione, e nessuna attenzione per le vite di miliardi di persone sulla prima linea della crisi climatica”, si legge nel comunicato. “La conclusione della conferenza dell’Onu sul clima ha provato quello che temevamo: la voce di 1,1 miliardi di persone è stata ignorata.”
Criticità del Nuovo Obiettivo di Finanza Climatica
Il comunicato degli Ldc critica duramente il nuovo obiettivo globale di finanza climatica (Ncqg), definendolo privo di ambizione e inadeguato ad affrontare la scala e l’urgenza della crisi climatica. “L’Ncqg dolorosamente non riesce ad affrontare la scala e l’urgenza della crisi climatica. Ignora i bisogni degli Ldc e dei Sids (il gruppo dei piccoli stati insulari). Manca un sostegno significativo per le perdite e i danni. Impegni deboli e vaghi non migliorano l’accesso alla finanza climatica per i più vulnerabili. Una carenza di definizioni chiare mina la trasparenza, lasciando la porta aperta per la manipolazione e l’inazione. Non ci sono garanzie dei flussi finanziari attraverso entità affidabili sotto la Convenzione (l’Unfccc) e l’Accordo di Parigi.”
Un Appello alla Giustizia Climatica
La delusione espressa dagli Ldc è comprensibile. I Paesi meno sviluppati sono quelli che soffrono di più gli effetti del cambiamento climatico, nonostante siano stati responsabili di una piccola parte delle emissioni globali. La loro voce, spesso ignorata nei negoziati internazionali, rappresenta un appello alla giustizia climatica. La mancanza di un impegno concreto da parte delle nazioni più potenti rischia di aggravare le disuguaglianze e di alimentare la frustrazione nei confronti dei meccanismi internazionali di cooperazione.