Lo scontro tra Brasile e Francia
Lo scontro istituzionale tra Brasile e Francia si è intensificato a seguito della decisione della catena di supermercati francese Carrefour di sospendere l’acquisto di carne dai Paesi del Mercosur. Il ministro dell’Agricoltura e dell’Allevamento del Brasile, Carlos Fávaro, ha definito la mossa di Carrefour come un’azione orchestrata per ledere la sovranità brasiliana, accusando la Francia di voler utilizzare la questione come pretesto per bloccare la firma del trattato di libero commercio tra Unione Europea e Mercosur.
Fávaro ha sottolineato che il governo brasiliano appoggia il boicottaggio approvato dagli esportatori brasiliani, affermando che anche il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha apprezzato l’iniziativa. Il ministro ha definito la questione come una questione di sovranità.
Il boicottaggio degli allevatori brasiliani
In risposta alla decisione di Carrefour, gli allevatori brasiliani hanno deciso di sospendere le vendite alla catena di supermercati francese. Questa azione di boicottaggio è stata approvata dal governo brasiliano, che la considera una risposta necessaria alle pressioni francesi.
La Francia si è opposta tenacemente all’adozione del trattato di libero commercio tra Unione Europea e Mercosur, e questa vicenda si inserisce in un contesto di tensioni preesistenti tra i due Paesi.
Le implicazioni del conflitto
La questione solleva diverse riflessioni. Da un lato, la decisione di Carrefour di sospendere gli acquisti di carne dal Mercosur può essere interpretata come una forma di protezionismo, volta a difendere i produttori nazionali francesi. Dall’altro lato, la reazione del Brasile, con il boicottaggio e le accuse di lesione della sovranità, evidenzia la crescente sensibilità dei Paesi emergenti nei confronti delle politiche commerciali dei Paesi sviluppati. La questione potrebbe avere implicazioni significative per le future relazioni commerciali tra Brasile e Francia, e più in generale per l’accordo di libero commercio tra Unione Europea e Mercosur.