Un murale per ricordare e lottare
A due giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, a Milano, in viale Tunisia angolo via Lecco, è apparsa una nuova opera della street artist Laika dal titolo ‘Smash the patriarchy’.
L’immagine raffigura Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio per mano dell’ex fidanzato, e Gisele Pelicot, sopravvissuta a uno stupro perpetrato in Francia da suo marito insieme a decine di altri uomini.
Entrambe sono ritratte con il pugno alzato, simbolo universale di resistenza e lotta. Sopra le due donne c’è scritto ‘smash the patriarchy – distruggi il patriarcato’.
La scelta di queste due donne, entrambe simbolo di una lotta contro la violenza di genere, non è casuale. Giulia Cecchettin e Gisele Pelicot rappresentano due facce della stessa medaglia: la violenza di genere, che si manifesta in forme diverse, ma che ha sempre come obiettivo la sottomissione e la discriminazione delle donne.
Il murale di Laika è un forte messaggio di denuncia e di speranza. Un messaggio che ricorda le vittime di violenza di genere e che invita tutti a lottare contro il patriarcato, un sistema di potere che opprime le donne e le priva dei loro diritti fondamentali.
Un’opera d’arte come strumento di denuncia
L’arte urbana, e in particolare la street art, è sempre stata uno strumento di denuncia e di protesta. Laika, con la sua opera ‘Smash the patriarchy’, si inserisce in questa tradizione, utilizzando l’arte come mezzo per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così importante come la violenza di genere.
Il murale è un’opera potente e significativa, che non può lasciare indifferenti. Le immagini di Giulia Cecchettin e Gisele Pelicot, con i loro pugni alzati, sono un monito per tutti noi: la lotta contro il patriarcato è una lotta che riguarda tutti, uomini e donne, e che dobbiamo portare avanti insieme.
La scelta di posizionare il murale in un luogo pubblico, come viale Tunisia, è un’ulteriore dimostrazione della volontà di Laika di rendere il suo messaggio accessibile a tutti. Il murale è un’opera che non si limita a denunciare la violenza di genere, ma che invita anche alla riflessione e all’azione.
L’arte può essere un potente strumento di cambiamento sociale. Laika, con la sua opera ‘Smash the patriarchy’, ci dimostra che l’arte può essere un mezzo per sensibilizzare l’opinione pubblica, per ricordare le vittime di violenza di genere e per lottare contro il patriarcato.
La lotta contro la violenza di genere: un impegno collettivo
L’opera di Laika è un importante monito che ci ricorda la necessità di un impegno collettivo nella lotta contro la violenza di genere. Non basta ricordare le vittime, ma è fondamentale agire per prevenire la violenza e per sostenere le donne che ne sono vittime. La strada è ancora lunga, ma con la consapevolezza e l’azione di tutti, possiamo costruire una società più giusta e equa per tutti.