Un calo costante: meno matrimoni in Italia
Secondo i dati diffusi dall’Istat, i matrimoni in Italia continuano a diminuire. Nei primi otto mesi del 2024 si è registrato un calo del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo dato conferma la tendenza in atto già dallo scorso anno, quando si sono celebrati 184.207 matrimoni, il 2,6% in meno rispetto al 2022.
In particolare, i matrimoni religiosi hanno subito un calo consistente (-8,2%) rispetto all’anno precedente, accentuando una tendenza alla diminuzione già in atto da tempo.
Unioni civili in crescita
Al contrario, le unioni civili tra partner dello stesso sesso sono in aumento, con un +7,3% rispetto all’anno precedente. Di queste, il 56,1% riguarda unioni tra uomini.
Le possibili cause del calo
Le cause del calo dei matrimoni sono molteplici e complesse. Tra i fattori che potrebbero influire si annoverano il cambiamento dei modelli familiari, l’aumento dell’età media al primo matrimonio, la crescente diffusione di convivenze non formalizzate, la crisi economica e la difficoltà di accesso al lavoro.
L’aumento delle unioni civili, invece, potrebbe essere legato a una maggiore accettazione sociale delle coppie dello stesso sesso e alla crescente consapevolezza dei diritti e delle opportunità che queste unioni offrono.
Un cambio di paradigma?
L’andamento dei matrimoni e delle unioni civili in Italia suggerisce un cambiamento in atto nel modo in cui le persone concepiscono la famiglia e le relazioni di coppia. Mentre il calo dei matrimoni tradizionali potrebbe riflettere una maggiore individualizzazione e una minore propensione a formalizzare le relazioni, l’aumento delle unioni civili indica una crescente apertura sociale e una maggiore attenzione ai diritti delle coppie dello stesso sesso. Sarà interessante osservare come si evolverà questa tendenza nei prossimi anni.