Il fermo e l’accusa
Elanain Sharif, cittadino italiano di 44 anni nato in Egitto, è stato fermato all’aeroporto del Cairo al suo arrivo da un volo proveniente dall’Umbria. L’accusa è quella di produzione e diffusione di materiale pornografico, un reato punibile in Egitto con una pena da 6 mesi a tre anni. Il capo di imputazione è stato comunicato dal Procuratore egiziano al legale del 44enne, Alessandro Russo. Secondo il codice penale egiziano, un cittadino egiziano che commette un reato, anche fuori dall’Egitto, può essere perseguito. Sharif è stato già ascoltato dal procuratore che ha convalidato il fermo per 14 giorni, disponendo che il caso sia nuovamente riesaminato il 26 novembre. Le autorità egiziane sono in attesa del risultato della perizia tecnica sul materiale presente online. Attualmente, l’uomo si trova nel carcere di Giza.
La preoccupazione della madre
La madre di Sharif, molto preoccupata per le condizioni di salute del figlio, ha lanciato un appello accorato per chiedere aiuto alle autorità italiane. “Sono molto preoccupata perché mio figlio sta male. Aiutatemi, lui ha bisogno di me e io di lui. Non so cosa fare”, ha detto la donna in un audio diffuso tramite il suo legale. La donna ha spiegato che Sharif ha subito tre interventi alla schiena, l’ultimo 30 giorni fa a Londra, e che non riesce a parlarci da quando è stato fermato. La madre ha incontrato il figlio un paio di volte in carcere, per pochi minuti, dopo il suo arresto.
Le iniziative delle autorità italiane
Le autorità italiane hanno già chiesto alle autorità egiziane di poter effettuare una visita in carcere per accertare le condizioni di Sharif, alla quale dovrebbe partecipare anche la madre. Sono in attesa di una risposta. L’ambasciata italiana e la Farnesina sono in contatto con la madre, gli avvocati italiano ed egiziano e le autorità del Cairo fin dall’inizio della vicenda.
La situazione di Sharif e della sua famiglia
Sharif vive da alcuni anni a Terni, mentre la madre è residente a Foligno ed è sposata con un italiano. La madre si trova ancora in Egitto assieme al fratello, che lavora nella polizia egiziana, e spera di avere notizie di un suo rilascio.
Considerazioni personali
La vicenda di Elanain Sharif solleva diverse questioni delicate. Innanzitutto, la giurisdizione egiziana su un cittadino italiano che ha commesso un reato all’estero. In secondo luogo, la preoccupazione per le condizioni di salute di Sharif, che ha subito recenti interventi chirurgici. È importante che le autorità italiane si adoperino per garantire i diritti di Sharif e per assicurarsi che riceva le cure mediche necessarie. La vicenda pone anche l’accento sulla necessità di una maggiore collaborazione tra le autorità italiane ed egiziane per tutelare i cittadini italiani all’estero.