Un quadro allarmante: l’aumento dei reati contro i minori
La Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, celebrata il 20 novembre di ogni anno, assume un significato ancora più profondo alla luce del nuovo Rapporto sui minorenni vittime di abuso, realizzato dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Il rapporto, che analizza le forme di delittuosità che maggiormente hanno colpito i minori nel biennio 2022-2023 e nel primo semestre del 2024, presenta un quadro allarmante.
Nel primo semestre dell’anno in corso, si è registrato un complessivo incremento del 10% dei reati commessi, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tra le fattispecie analizzate, spiccano l’abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (+22%), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (+15%) e la sottrazione di persone incapaci (+15%). Al contrario, si registra una diminuzione dell’adescamento di minorenni (-16%), della violazione degli obblighi di assistenza familiare (-17%) e della violenza sessuale aggravata perché commessa presso istituti di istruzione (-24%).
Anche il numero di vittime minori degli anni 18 è in aumento per alcune fattispecie: abbandono di persone minori o incapaci (+12%), abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (+11%) e pornografia minorile (+83%).
Il ruolo del genere e dell’età
Il rapporto evidenzia anche la prevalenza di vittime di genere femminile nei reati di natura sessuale, mentre per i reati di abbandono, abuso dei mezzi di correzione e violazione degli obblighi di assistenza familiare, le vittime di genere maschile sono maggiormente rappresentate.
Tra i presunti autori noti, la fascia d’età più rappresentata è quella tra i 35 e i 64 anni (60%), con una prevalenza di genere maschile.
La frontiera del mondo virtuale: nuovi rischi per i minori
Il rapporto dedica un’attenzione particolare alla cosiddetta “frontiera del mondo virtuale”, analizzando l’evoluzione dei reati online che colpiscono i minori. Grazie al contributo del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, emerge un quadro complesso.
Nel biennio 2022-2023 si registra un decremento dei casi di adescamento online e cyberbullismo, ma un incremento dei casi di sextortion. Anche il revenge porn, ovvero la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, è in aumento, anche se il numero di vittime minori si è ridotto dell’8%.
Un dato particolarmente allarmante è l’elevato numero di vittime di età inferiore ai 14 anni, che sottolinea la gravità di un fenomeno preoccupante, anche per le conseguenze sullo sviluppo psico-fisico dei minori.
La necessità di un’azione incisiva
Il Rapporto sui minorenni vittime di abuso rappresenta un campanello d’allarme per la società e per le istituzioni. L’aumento dei reati che colpiscono i minori, soprattutto nelle fasce d’età più vulnerabili, richiede un’azione incisiva e coordinata per garantire la tutela e la protezione dei diritti dei bambini e degli adolescenti. La prevenzione, la sensibilizzazione e l’educazione sono strumenti fondamentali per contrastare questi fenomeni e costruire un futuro più sicuro per i minori.