Un viaggio nel tempo a Palazzo Guiccioli
Basta aprire una semplice scatola bianca per ritrovarsi a Venezia, sul Canal Grande, nel salone di un palazzo nobiliare. Un’esperienza immersiva che ci trasporta nel giorno e nell’ora in cui Lord Byron incontrò la contessa Teresa Guiccioli, la donna che gli avrebbe cambiato la vita. Ed è proprio a Ravenna, nel cuore della città e nelle stanze di Palazzo Guiccioli, che si apre un nuovo museo dedicato al poeta romantico e al Risorgimento italiano.
Il 29 novembre è stata inaugurata questa nuova gemma culturale, il Museo Byron e del Risorgimento a Palazzo Guiccioli, un progetto ambizioso che unisce storia, arte e tecnologia. Ideato da Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Ravenna, e diretto da Alberta Fabbri, il museo si estende su due piani e ventiquattro sale, offrendo un viaggio affascinante attraverso la vita e le opere di Lord Byron e il periodo risorgimentale italiano.
L’eredità di Lord Byron a Ravenna
Lord Byron soggiornò a Ravenna tra il 1819 e il 1821, seguendo la sua amata Teresa Gamba, moglie del Conte Alessandro. In queste stanze, il poeta trovò ispirazione per alcune delle sue opere più celebri, tra cui il Don Juan, l’ultimo canto del Childe Harold’s Pilgrimage, Marino Faliero, Sardanapalus, The Two Foscari e The Prophecy of Dante. Il museo ripercorre la vita di Byron a Ravenna, con documenti, oggetti e persino lo studio dove il poeta scrisse, con un affresco riportato alla luce durante il restauro.
Ma il museo non si limita a celebrare Byron. La sua storia si intreccia con quella del Risorgimento italiano, con la sua passione per la libertà e il suo legame con la Carboneria, un’organizzazione segreta che promuoveva l’indipendenza italiana.
Un’esperienza immersiva nel Risorgimento
Il museo offre un’esperienza interattiva e multimediale che trasporta i visitatori nell’Ottocento ravennate, un periodo ricco di slanci poetici e patriottici che influenzarono tutta l’Europa. Il percorso museale prosegue con il Museo del Risorgimento, che racconta la storia nazionale e locale attraverso oggetti d’epoca, tra cui dipinti, sculture, fotografie, armi, divise, medaglie, carteggi, editti e manifesti.
Il museo presenta una collezione di oggetti risorgimentali di proprietà del Comune di Ravenna, tra cui la Collezione Guerrini, provenienti dalla Biblioteca Classense, e le raccolte su Garibaldi della Fondazione Spadolini Nuova Antologia e della Fondazione Bettino Craxi.
Palazzo Guiccioli: un’eredità storica
Palazzo Guiccioli, dimora nobiliare eretta alla fine del Seicento per la famiglia Osio, è stato acquisito da Alessandro Guiccioli all’inizio dell’Ottocento. Nel corso dei secoli, ha ospitato personaggi illustri come Luigi Carlo Farini, la nipote di Napoleone, una principessa di Valacchia, Oscar Wilde e, nel 1943, il Comando tedesco.
Il palazzo, restaurato in modo impeccabile, conserva ancora oggi tracce del suo passato, con soffitti affrescati che arricchiscono il percorso museale. Il museo è anche sede italiana della Byron Society, un’organizzazione che si dedica allo studio e alla diffusione dell’opera di Lord Byron.
Un’iniziativa culturale di grande valore
Il Museo Byron e del Risorgimento a Palazzo Guiccioli è un’iniziativa culturale di grande valore che unisce la storia di un grande poeta romantico con il periodo risorgimentale italiano. L’utilizzo di tecnologie interattive e multimediali rende l’esperienza museale ancora più coinvolgente e accessibile a un pubblico ampio. Il museo si propone di essere un luogo di incontro e di scambio culturale, un punto di riferimento per gli appassionati di storia, letteratura e arte.