Un viaggio nel tempo e nella storia: il Museo Byron e del Risorgimento a Palazzo Guiccioli
Nel cuore di Ravenna, Palazzo Guiccioli si apre al pubblico con un nuovo museo che unisce due anime: quella di Lord Byron e quella del Risorgimento italiano. Un’esperienza immersiva che trasporta i visitatori in un viaggio nel tempo, tra le stanze dove il poeta romantico visse e amò, e la storia dell’Italia unita.
L’idea di questo museo innovativo nasce da Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Ravenna, e prende forma grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Dopo un restauro durato quasi un decennio, l’imponente dimora storica, acquistata dal Comune di Ravenna nel 2013, si trasforma in un complesso museale di 2220 metri quadri, distribuiti su due piani e ventiquattro sale.
Il percorso museale si divide in due sezioni: il Museo Byron e il Museo del Risorgimento, entrambi arricchiti da un’esperienza interattiva e intermediale firmata da Studio Azzurro che porta i visitatori nel cuore dell’Ottocento ravennate.
Il fascino di Lord Byron e la sua storia d’amore a Ravenna
Nel Museo Byron, i visitatori possono rivivere il lungo soggiorno del poeta a Ravenna, tra il 1819 e il 1821. Qui, Byron seguì la sua amata Teresa Gamba, moglie del Conte Alessandro, e visse un’intensa storia d’amore che influenzò la sua vita e la sua opera.
Tra le sale del museo, si ritrova il racconto della passione di Byron per la contessa, che si intreccia con la sua crescente adesione alla causa della libertà dei popoli. Tra documenti e oggetti, si ripercorre il percorso che portò il poeta a unirsi agli indipendentisti greci, dopo l’incontro con la Carboneria.
Il museo riporta alla luce anche lo studio di Byron, dove il restauro ha rivelato un affresco realizzato dal poeta stesso. Qui, Byron scrisse alcuni dei suoi capolavori, tra cui il Don Juan, l’ultimo canto del Childe Harold’s Pilgrimage, Marino Faliero, Sardanapalus, The Two Foscari e The Prophecy of Dante.
Il Risorgimento italiano: un viaggio tra storia e arte
Il Museo del Risorgimento, invece, si apre con l’età napoleonica e prosegue fino all’Unità d’Italia. Il percorso museale si conclude con una sezione dedicata al mito di Giuseppe Garibaldi e della moglie Anita, che morì proprio in queste terre durante la “trafila” garibaldina.
Tra gli oggetti esposti, più di 450 tra dipinti, sculture, fotografie, armi e divise, medaglie, carteggi, editti e manifesti, si ritrovano le collezioni risorgimentali del Comune di Ravenna, tra cui la Collezione Guerrini e le raccolte su Garibaldi delle Fondazione Spadolini Nuova Antologia e dalla Fondazione Bettino Craxi.
Il percorso museale è arricchito da un’esperienza immersiva che permette ai visitatori di immergersi nella storia del Risorgimento italiano, tra storia locale e nazionale.
Palazzo Guiccioli: un viaggio attraverso i secoli
Palazzo Guiccioli, dimora nobiliare tra le più imponenti ed eleganti di Ravenna, fu eretto alla fine del Seicento per la famiglia Osio. All’inizio dell’Ottocento, la dimora fu acquisita da Alessandro Guiccioli. Nel corso dei secoli, il palazzo ha ospitato personaggi illustri, tra cui il patriota Luigi Carlo Farini, la nipote di Napoleone, una principessa di Valacchia, Oscar Wilde e, nel 1943, il Comando tedesco.
Il palazzo conserva i segni di questi passaggi e interventi che si sono succeduti nei secoli, seguendo le alterne fortune dei suoi proprietari. Tra le meraviglie che si possono ammirare, ci sono i soffitti affrescati che fanno da sfondo all’itinerario museale.
Oggi, Palazzo Guiccioli si apre al pubblico con un museo che unisce storia e arte, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente.
Un museo per tutti
Il Museo Byron e del Risorgimento a Palazzo Guiccioli rappresenta un’opportunità unica per conoscere la storia di Ravenna e dell’Italia, attraverso le figure di Lord Byron e del Risorgimento. Il museo si rivolge a un pubblico ampio e variegato, offrendo un percorso museale coinvolgente e interattivo, che unisce storia, arte e tecnologia.