Sabotaggi agli smart locker a Roma
Nella notte, un gruppo di attivisti ha preso di mira gli smart locker utilizzati per il check-in automatico degli affitti brevi in diversi quartieri di Roma, tra cui Pigneto, Ostiense, Aureliano, Monteverde e Monti. I portachiavi per l’accesso agli alloggi sono stati messi fuori uso o tagliati, rendendo impossibile l’utilizzo dei sistemi di check-in automatizzati.
L’azione è stata rivendicata in un comunicato in cui gli attivisti si sono dichiarati contrari alla speculazione immobiliare e al fenomeno degli affitti brevi, che ritengono stia contribuendo a rendere impossibile la vita ai cittadini. Il gruppo ha definito la situazione come un ‘giubileo dei ricchi’ e ha lanciato un appello per la costruzione di un ‘giubileo dei poveri’.
“Fermare il “giubileo dei ricchi. Sabotiamo la speculazione per difendere il diritto all’abitare, sia a Roma che in tutta Italia. Costruiamo insieme il giubileo dei poveri!” scrivono gli attivisti nel comunicato.
Appello alla ministra Santanché e alla Chiesa
Gli attivisti hanno rivolto un appello alla ministra del Turismo, Daniela Santanché, chiedendo un piano nazionale per regolamentare il fenomeno degli affitti brevi e per porre un freno alla “fame delle piattaforme”.
“Fare la ministra del Turismo non significa rendere impossibile la vita dei cittadini!” scrivono gli attivisti nel comunicato. “Chiediamo un piano nazionale che regoli il fenomeno degli affitti brevi, e che ponga un freno alla fame delle piattaforme.”
L’appello si estende anche alla Chiesa, con la richiesta di un intervento per contrastare la speculazione immobiliare e per difendere il diritto all’abitare.
Istruzioni per il sabotaggio fai da te
Gli attivisti hanno lasciato un ‘cappello di Robin Hood’ con delle istruzioni per un sabotaggio fai da te, con la grafica che illustra come disabilitare i lucchetti degli smart locker. In questo modo, il gruppo ha fornito agli altri cittadini la possibilità di agire in prima persona per contrastare il fenomeno degli affitti brevi.
Questa azione rappresenta un’escalation del conflitto tra gli attivisti e le piattaforme di affitti brevi, che si sta intensificando in diverse città italiane. La protesta si basa sull’idea che la speculazione immobiliare e il proliferare degli affitti brevi stiano contribuendo a rendere impossibile la vita ai cittadini, soprattutto nelle grandi città.
Il diritto all’abitare e la speculazione immobiliare
La protesta contro gli affitti brevi a Roma solleva un tema cruciale: il diritto all’abitare. La speculazione immobiliare e il proliferare degli affitti brevi stanno contribuendo ad aumentare il costo degli affitti e a rendere difficile trovare un alloggio per i cittadini. Questa situazione sta creando un’emergenza abitativa in molte città italiane, che sta colpendo in particolare le fasce più deboli della popolazione. Il dibattito sul diritto all’abitare è quindi centrale per la costruzione di una società più giusta ed equa.