Il governo frena sulle richieste per non stravolgere la manovra
Il governo ha inviato un chiaro messaggio ai partiti e ai ministri: è necessario ridurre al minimo le richieste per non stravolgere l’impianto della manovra finanziaria. L’obiettivo è quello di mantenere un equilibrio tra le diverse esigenze e di garantire la sostenibilità del provvedimento.
Il vertice in programma lunedì sarà il momento cruciale per mettere a punto i punti critici e trovare un punto di incontro tra le diverse posizioni. Il governo si aspetta che siano i partiti a tirare le somme sulle richieste pervenute, in modo da garantire un’approvazione rapida e senza intoppi.
Il nodo del canone Rai
Uno dei punti più controversi della manovra è il canone Rai. La Lega ha ribadito la sua posizione, insistendo per un abbassamento del canone a 70 euro, come previsto dal programma di governo.
Le votazioni in commissione Bilancio al Senato sul decreto fiscale, in programma lunedì sera, saranno decisive per il futuro del canone. L’idea del governo è quella di limitare al minimo le modifiche al provvedimento, in modo da non inficiare l’iter della manovra.
Novità sul Pnrr e sul precariato
Sul fronte del Pnrr, Fratelli d’Italia ha presentato una proposta per accelerare l’attuazione del Piano. Il partito propone di esentare le assunzioni nella pubblica amministrazione legate al Pnrr dal limite del 20% di contratti a tempo e somministrati rispetto al numero complessivo dei contratti a tempo indeterminato.
Questa proposta è stata criticata dal capogruppo Dem in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, che l’ha definita “tecnicamente una follia”, accusando il centrodestra di voler “rendere nei fatti ‘eterno’ il precariato”.
Controllori del Mef e bonus verde
Il partito della premier ha presentato una proposta per modificare la norma sui controllori del Mef nei collegi sindacali delle società che ricevono contributi pubblici.
Se Forza Italia propone di cancellare la norma in toto, il partito della premier propone di innalzare la soglia di fondi statali oltre la quale sono previsti componenti del Mef nei collegi da 100mila a 1 milione di euro.
Tra le misure con buone chance di approvazione c’è la proroga del bonus verde. La detrazione al 36% fino a 5mila euro per la sistemazione di aree verdi e giardini è prevista in tre emendamenti della maggioranza, di cui uno segnalato da Fratelli d’Italia.
Misure a favore del cinema e degli atenei
Tra le misure che dovrebbero avere il via libera c’è lo stop all’acquisizione da parte dello Stato di quote delle opere finanziate con il tax credit per il cinema. La misura prevista nella manovra verrà modificata attraverso un emendamento a firma del presidente della commissione Cultura Federico Mollicone, con l’ok del ministro Alessandro Giuli.
Dal Ministero dell’Università e della Ricerca arriva invece la richiesta di escludere gli atenei dalla norma che impone agli enti pubblici di restituire allo Stato i risparmi dovuti al mancato turn over.
Ires premiale e azione di compliance
Resta in piedi l’ipotesi di un Ires premiale per le aziende, proposta dal ministro Adolfo Urso.
Il governo sta anche valutando il possibile gettito che potrebbe arrivare nel 2025 dall’azione di compliance da parte del fisco. Sono almeno 3 milioni i contribuenti che riceveranno una comunicazione nel quadro di questa attività. I casi più diffusi di omissioni o infedeltà nella comunicazione dei dati al fisco riguardano le mancate comunicazioni Iva o le omesse dichiarazioni delle partite Iva. Comuni anche le anomalie nella dichiarazione Isa, ovvero gli Indici sintetici di affidabilità.
Un delicato equilibrio tra esigenze e sostenibilità
La manovra finanziaria si presenta come un delicato esercizio di bilanciamento tra le diverse esigenze del Paese e la necessità di garantire la sostenibilità del bilancio pubblico. Il governo ha il compito di trovare un punto di incontro tra le diverse posizioni e di garantire un provvedimento che sia al contempo efficace e realistico. La sfida è quella di rispondere alle aspettative dei cittadini senza compromettere la solidità delle finanze pubbliche.