L’appello di Fontana per la pace
“Io penso che essere qui sia importante perché si deve insegnare qualcosa. Non possiamo fare in modo che questi morti vengano dimenticati. Non credo che donne e bambini avessero particolari interessi politici. Volevano solo vivere. Non rendiamoli morti inutili”. Con queste parole, il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha ricordato le vittime dell’eccidio dei Limmari, avvenuto a Pietransieri, frazione del Comune di Roccaraso, l’81/o anniversario della strage. Fontana, accompagnato dal sindaco Francesco Di Donato, dal presidente della provincia dell’Aquila Angelo Caruso e dal vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente, ha deposto una corona sul Sacrario dei Limmari, dove sono incisi i nomi delle 128 vittime. “E’ estremamente importante entrare in un luogo come questo. Vedere i nomi di queste persone. Immaginatevi voi questi bambini cosa potessero capire del mondo. In varie parti del mondo stanno soffrendo le stesse cose. Se dobbiamo dare una lezione è che la guerra deve essere veramente l’ultima cosa che può balenare nella testa di ogni governante. Dobbiamo, per ciò che abbiamo subito sulla nostra pelle, fare in modo che la nostra testimonianza di pace sia più forte”, ha aggiunto Fontana, che nel corso della Santa Messa ha stretto la mano a Virgilia Macerelli, 87enne superstite dell’eccidio.
L’eccidio dei Limmari: una tragedia che non deve essere dimenticata
L’eccidio di Pietransieri costò la vita a 128 civili inermi, che il 21 novembre 1943 furono trucidati nel bosco dei Limmari dai soldati nazisti per il sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani. A Pietransieri morirono 60 donne, 34 bambini con meno di 10 anni e molti anziani. Nel 2017 il Tribunale di Sulmona aveva condannato la Germania al risarcimento di 1 milione e 600 mila euro nei confronti del Comune di Roccaraso e di circa 5 milioni da versare agli eredi delle vittime dell’eccidio. I risarcimenti agli eredi delle vittime, come stabilito dalla Cassazione, arriveranno a breve. Saranno quantificati, entro il 13 dicembre, dalla Corte d’Appello dell’Aquila.
Un monito contro la violenza e l’indifferenza
Le parole di Fontana, pronunciate in un luogo carico di dolore e memoria, rappresentano un monito contro la violenza e l’indifferenza. La tragedia dei Limmari è un esempio di come la guerra possa colpire indistintamente e senza pietà. L’impegno per la pace e la memoria è fondamentale per evitare che tragedie come questa si ripetano. Non dimenticare significa anche lottare contro l’oblio e la disumanizzazione, per costruire un futuro di pace e giustizia.