L’Allianz Stadium si tinge di azzurro
L’Allianz Stadium, solitamente palcoscenico di sfide calcistiche, ha cambiato volto per ospitare l’ultimo test match dell’Autumn Nations Series. L’atmosfera era carica di entusiasmo, con un’imponente cornice di tifosi che hanno colorato lo stadio con i tricolori e hanno accolto con calore la squadra azzurra.
Il presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, ha accolto personalmente il capitano Brex con un abbraccio caloroso, mentre Alessandro Del Piero, un altro grande appassionato di rugby, ha confessato di tifare Treviso ed è stato omaggiato di una maglia n. 10 dell’Italrugby da capitan Lamaro, assente per infortunio.
La partita è stata preceduta da un’atmosfera bollente, con l’Italia che si è unita in cerchio e ha intonato “Thunderstack” degli AC/DC per caricarsi a dovere. Il momento dell’Haka, la tradizionale danza maori degli All Blacks, ha incantato il pubblico, prima del fischio d’inizio.
Un primo tempo equilibrato e combattuto
L’Italia ha iniziato la partita con grande aggressività e personalità, riuscendo a ribattere colpo su colpo agli All Blacks e a conquistare campo. La sfida si è sbloccata al 12′ con un calcio di Garbisi, che ha portato i primi tre punti per gli azzurri.
Gli All Blacks hanno subito reagito, pareggiando dopo tre minuti con Beauden Barrett. Il duello a distanza tra i due numeri 10 è proseguito, con Garbisi che ha nuovamente portato avanti l’Italia.
Nei primi 20 minuti, l’Italia ha retto l’urto, con Scott Barrett ammonito per un croc roll. Tuttavia, Roigard ha regalato una meta agli All Blacks, con la trasformazione di Barret che ha allungato a 10-6.
Con il passare dei minuti, gli azzurri hanno iniziato ad arretrare, ma Ioane ha incantato lo Stadium con due placcaggi da applausi. A 30 secondi dalla fine del primo tempo, è arrivata la beffa di un’altra meta, quella di Jordan, che ha chiuso il primo tempo sul 17-6.
L’Italia non molla, ma gli All Blacks dominano il secondo tempo
L’Italia ha iniziato il secondo tempo con un’azione di Capuozzo che ha portato gli azzurri a soli tre metri dalla linea di meta. Al 67′, lo Stadium ha tributato una standing ovation a Sam Cane, che dopo 104 presenze ha lasciato il campo per l’ultima volta con gli All Blacks.
Il secondo tempo non si è sbloccato fino al 70′, quando Tele’A ha segnato una meta per gli All Blacks, con Barrett che ha trasformato per il 24-6.
Gli azzurri non si sono arresi e, a quattro minuti dalla fine, hanno trovato la meta con Menoncello, il migliore in campo per l’Italia. Tuttavia, Garbisi non è riuscito a trasformare.
Barrett ha portato la Nuova Zelanda sul 29-11, con l’ultima emozione degli 80 minuti. Lo Stadium ha salutato Italia e All Blacks con gli applausi.
Un’esperienza preziosa per il futuro
Nonostante la sconfitta, l’Italia ha dimostrato di avere un grande potenziale e un’ottima mentalità. La prestazione degli azzurri, soprattutto nel primo tempo, ha offerto spunti positivi per il futuro, con un’ottima difesa e un attacco che ha saputo mettere in difficoltà gli All Blacks.
Quesada può guardare con fiducia al Sei Nazioni 2025, con la consapevolezza di avere una squadra giovane e talentuosa che ha dimostrato di poter competere con le migliori nazionali del mondo.
Un’esperienza formativa per il futuro
La sconfitta contro gli All Blacks, pur amara, rappresenta un’esperienza formativa per l’Italia. La partita ha dimostrato che gli azzurri hanno la capacità di competere con le migliori squadre del mondo, ma è necessario lavorare per migliorare la continuità di gioco e la tenuta fisica. L’esperienza accumulata in questo tour autunnale sarà preziosa per il futuro e per la preparazione al Sei Nazioni 2025.