Un’escalation di violenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Betania
Nella notte, un uomo in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di droghe ha aggredito un infermiere e una guardia giurata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Evangelico Betania di Napoli. L’aggressione è avvenuta mentre l’uomo attendeva di essere visitato, e ha portato a gravi traumi e lesioni per entrambi i sanitari. L’infermiere e la guardia giurata sono stati medicati e dimessi con una prognosi di venti giorni.
L’episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di aggressioni che hanno colpito l’ospedale Betania. Il direttore generale, Vincenzo Bottino, ha dichiarato che dall’inizio del 2024 si sono verificate oltre quindici aggressioni, descrivendo la situazione come “uno stato di guerra”.
Le misure di sicurezza e le richieste del Direttore Generale
Bottino ha sottolineato la necessità di misure di sicurezza più efficaci per proteggere i sanitari e i pazienti. L’ospedale investirà in porte blindate per l’accesso al pronto soccorso, ma Bottino ha affermato che “senza una politica di sicurezza adeguata le aggressioni e le devastazioni non finiranno”.
Inoltre, diversi sanitari hanno chiesto di essere trasferiti in reparti meno esposti a causa della crescente preoccupazione per la propria sicurezza. Bottino ha richiesto l’intervento immediato della polizia, chiedendo un incontro urgente con il prefetto di Napoli, Michele Di Bari.
“Così come deciso dal Ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città – conclude il direttore generale dell’ospedale Betania – chiediamo che anche il nostro pronto soccorso sia dotato subito di un drappello di pubblica sicurezza.”
La violenza negli ospedali: un problema crescente
Le aggressioni ai danni del personale sanitario sono un problema crescente in Italia e nel mondo. Questo episodio evidenzia la necessità di un’azione urgente per garantire la sicurezza dei sanitari e dei pazienti. La presenza di personale di sicurezza e una politica di sicurezza adeguata sono essenziali per prevenire la violenza e creare un ambiente di lavoro sicuro per i sanitari e un ambiente di cura sicuro per i pazienti.