Il ruolo della donna nel tennis italiano: una battaglia in corso
La capitana delle azzurre del tennis, Tathiana Garbin, ha espresso la sua preoccupazione per la disparità di genere nel mondo dello sport, affermando che "viviamo in una società patriarcale, non solo nello sport, il ruolo della donna non si è mai affermato". Secondo Garbin, l’esempio di giovani donne di successo con un salario elevato è fondamentale per ispirare le nuove generazioni.
Garbin ha riconosciuto i progressi compiuti nel tennis italiano, sottolineando che "nel tennis siamo a buon punto", grazie alla parità di montepremi nella Coppa Davis e Billie Jean King Cup e al progressivo avvicinamento alla parità nei Masters 1000. Tuttavia, ha evidenziato che "il problema è soprattutto a medio-basso livello", con molte giovani giocatrici che non hanno le stesse opportunità di quelle che giocano a livello internazionale.
Garbin ha anche sottolineato il ruolo fondamentale della Federazione Italiana Tennis (Fitp) nel sostenere le giovani tenniste italiane, fornendo loro guide e supporto. "In Italia la Fitp sta accanto alle ragazze, affiancando loro guide importanti, in altre nazioni fior di giocatrici non possono permettersi lo stesso percorso", ha dichiarato.
Un esempio di unità e solidarietà: il valore del gruppo
Garbin ha espresso grande ammirazione per la solidarietà e il supporto che le giovani tenniste italiane si dimostrano a vicenda, definendole "campionesse anche fuori dal campo". Ha raccontato di come, in situazioni difficili, le giocatrici che non sono state selezionate per la squadra nazionale hanno appoggiato la sua scelta con "profondità e coinvolgimento".
"È straordinario il tifo che si fanno fra loro, sostenendosi in tutti i momenti. È qualcosa che non puoi insegnare, ma che va trasmesso. Dobbiamo sempre ricordarci di dare esempio ai giovani. Anche se a volte sono loro che insegnano a noi", ha concluso.
Un rapporto positivo con la squadra di Davis
Garbin ha descritto un rapporto positivo con la squadra di Davis, sottolineando l’intesa e la familiarità che si crea tra i giocatori. "A Malaga stavamo in due lounge vicine, i maschi venivano spesso da noi per giocare alla Playstation o a rubarci la cioccolata fondente che da loro non c’era… Si conoscono da quando erano bambini, fra di loro c’è intesa, si scambiano battute. Sono rapporti umani straordinari", ha raccontato.
Garbin ha anche espresso la sua convinzione che Lea Pericoli, ex tennista italiana scomparsa nel 2022, sarebbe orgogliosa della squadra femminile. "Sono sicura che Lea Pericoli ci abbia visto da lassù e sia orgogliosa di come le ragazze si sono battute per la Nazionale. La maglia azzurra ti dà risorse che non trovi in un torneo normale, ma che solo un gruppo può darti", ha concluso.
Il futuro del tennis femminile italiano
Le parole di Tathiana Garbin offrono una prospettiva importante sul futuro del tennis femminile italiano. La sua convinzione nella capacità delle giovani tenniste di essere campionesse anche fuori dal campo e il suo apprezzamento per il loro supporto reciproco sono un segnale positivo per il futuro dello sport. La parità di genere nel tennis è un obiettivo da perseguire con determinazione, e l’esempio delle giovani tenniste italiane può essere un’ispirazione per le nuove generazioni.