Crescita Economica e Debito Pubblico
Secondo Moody’s, l’economia italiana crescerà in modo moderato, con un tasso inferiore all’1% nel 2023. La debolezza della domanda interna e delle esportazioni, dovuta alla decelerazione economica della Germania, è la principale causa di questa previsione. Nonostante il deficit pubblico sia destinato a diminuire dal 4,6% del 2023 al 3% nel 2026, la riduzione non sarà sufficiente a far diminuire il debito pubblico. Si prevede che quest’anno il debito pubblico italiano raggiungerà il 139,7% del PIL, per poi toccare il 143% nel 2027.
Sfide Fiscali e Politiche
L’agenzia di rating sottolinea come l’elevato livello dei tassi di interesse e il potenziale di crescita limitato, stimato intorno allo 0,8%, richiedano un significativo aggiustamento fiscale per raggiungere e mantenere avanzi primari che stabilizzino il debito pubblico. Tuttavia, Moody’s riconosce che l’attuazione di tali misure potrebbe rivelarsi politicamente difficile.
Valutazione del Pnrr
Moody’s ha espresso un giudizio contrastante sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) in Italia. L’agenzia ha riconosciuto che l’Italia è stata la prima nazione dell’Unione Europea a richiedere le ultime tranche di finanziamento e che si prevede la richiesta della settima tranche entro la fine del 2024. Tuttavia, la spesa delle risorse del Pnrr è stata inferiore alle previsioni e l’utilizzo completo dei fondi entro la fine del 2026 rappresenta una sfida significativa.
Revisione del Rating
Il documento di Moody’s, che avvia una revisione del rating dell’Italia, specifica che le valutazioni fornite non costituiscono un’attribuzione di rating o un’indicazione sulle decisioni future.
Un’analisi complessa
L’analisi di Moody’s offre un quadro complesso della situazione economica italiana, evidenziando sia le sfide che le opportunità. La crescita economica moderata e l’aumento del debito pubblico rappresentano preoccupazioni serie, ma l’impegno dell’Italia nell’attuazione del Pnrr e la sua capacità di adottare misure fiscali efficaci potrebbero contribuire a migliorare la situazione nel lungo periodo. Sarà interessante osservare come l’Italia affronterà queste sfide e quali saranno le decisioni di Moody’s in merito al rating del paese.