Protesta dei minatori peruviani a Lima
L’Avenida Abancay, di fronte al Parlamento peruviano, è stata invasa da migliaia di minatori informali che protestano per chiedere un’estensione del Registro Integrale di Formalizzazione Mineraria (Reinfo) e la loro legalizzazione. I manifestanti, con striscioni che recitano “Sì al Reinfo, estensione sì o sì”, “Romulo Mucho (il ministro dell’Energia e delle Miniere) dimettiti” e “la nostra attività genera occupazione e benefici”, si sono radunati davanti al Parlamento con la ferma intenzione di non ritirarsi finché non otterranno ciò che chiedono.
Máximo Franco, presidente della Confederazione Nazionale delle Piccole Miniere e delle Miniere Artigianali del Perù (Confemin), ha dichiarato al quotidiano El Comercio che la protesta continuerà fino a quando non si otterrà l’estensione del Reinfo e la legalizzazione dell’attività mineraria informale. “Ci ritireremo solo quando ci riusciremo”, ha affermato Franco.
Il governo propone un’alternativa, ma i minatori la rifiutano
Il governo peruviano ha inviato al Parlamento un progetto di legge sulle piccole miniere artigianali, presentato “con urgenza”, che stabilisce nuove responsabilità e vuole essere un’alternativa al Reinfo. Tuttavia, Franco ha chiarito che la Confemin rifiuta questa proposta. “Il governo ha presentato una proposta che non è accettabile per noi”, ha dichiarato Franco. “Non accetteremo un’alternativa al Reinfo, vogliamo l’estensione del registro e la legalizzazione della nostra attività.”
Minacce di blocchi e tensioni crescenti
La protesta, iniziata lunedì scorso, si è estesa anche nelle regioni minerarie di Ica e Arequipa, nel sud del Perù, dove sono stati bloccati tratti dell’autostrada Panamericana Sud. Franco ha anche minacciato di bloccare le grandi miniere se il Parlamento non accoglierà le richieste dei minatori informali. “Se il Parlamento non ci ascolta, non permetteremo alle grandi miniere di lavorare”, ha dichiarato Franco. “La nostra attività genera occupazione e benefici, e non ci arrenderemo finché non saremo riconosciuti e legalizzati.”
La situazione è tesa e le tensioni tra i minatori informali e il governo sono in aumento. Il Parlamento dovrà ora decidere se accogliere le richieste dei minatori o se cercare di trovare una soluzione alternativa che soddisfi entrambe le parti.
L’importanza della legalizzazione e la sfida della sostenibilità
La protesta dei minatori peruviani solleva un problema complesso che riguarda la legalizzazione delle attività minerarie informali e la necessità di garantire la sostenibilità ambientale e sociale del settore. Da un lato, è importante riconoscere il ruolo economico e sociale dei minatori informali, che spesso rappresentano una fonte di sostentamento per le comunità locali. Dall’altro, è fondamentale garantire che l’attività mineraria sia condotta in modo responsabile, rispettando l’ambiente e i diritti delle comunità locali. Il governo peruviano si trova di fronte a una sfida importante: trovare un equilibrio tra la necessità di legalizzare l’attività mineraria informale e la necessità di garantire la sostenibilità ambientale e sociale del settore.