Un viaggio cinematografico nel mondo buddista
Per il terzo anno consecutivo, gli ‘Incontri con il Cinema Buddhista’ tornano a portare il pubblico in un viaggio cinematografico alla scoperta del buddhismo. Organizzata da Fondazione Maitreya e Asiatica Film Festival, con il contributo dell’otto per mille dell’Unione Buddhista Italiana, la rassegna si terrà dal 21 novembre all’1 dicembre in tre città italiane: Cagliari, Perugia e Roma.
Undici film, tra fiction e documentari, provenienti da Bhutan, Cina, Germania, Giappone, India, Italia, Myanmar, Nuova Zelanda, Olanda e Spagna, saranno proiettati in tre diverse location: il Teatro Alkestis di Cagliari (21-22 novembre), il Cinema Melies di Perugia (23-24 novembre) e il Nuovo Cinema Aquila a Roma (29 novembre – 1 dicembre).
La rassegna si propone di esplorare il buddhismo da diverse prospettive, presentandolo come religione, disciplina, filosofia, teologia, mitologia e tradizione. Il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in storie e culture diverse, scoprendo la bellezza e la ricchezza del buddhismo attraverso il linguaggio del cinema.
Un programma ricco di film e incontri
Il programma della rassegna è ricco di film di grande interesse, tra cui:
- ‘Pig at the crossing’ del maestro spirituale Khyentse Norbu, un’anteprima dal Regno del Bhutan.
- ‘I am the river, the river is me’, diretto da Petr Lom con troupe maori dalla Nuova Zelanda.
- ‘Snow leopard’, ultimo film di Pema Tseden, ambientato sulle montagne dell’Himalaya.
- ‘Samsara’ in due versioni: quella indiana di Pan Nalin, girata in Ladakh, Kashmir, e quella di Lois Patiño che accompagna lo spettatore nei templi e fiumi del Laos fino alla Tanzania.
- ‘Carving the divine’, documentario giapponese che racconta l’arte del maestro Koun Seki, scultore di immagini in legno per i templi.
- ‘Angry Buddha’, documentario ungherese inedito in Italia, diretto da Stefan Ludwig.
- ‘Il cielo è mio’, documentario d’esordio del giovane regista curdo iraniano Ayoub Naseri, prodotto da Ubi.
- ‘Song of souls’, documentario diretto e montato dall’artista Sai Naw Kham.
- ‘Myanmar diaries’, lungometraggio realizzato da un collettivo di filmmakers anonimi, vincitore del Berlinale Documentary Award.
- ‘The altar’, cortometraggio di Moe Myat May Zarchi.
Oltre alle proiezioni, la rassegna prevede anche incontri con esperti del settore. Tra questi, l’incontro con lo scrittore e saggista Emanuele Giordana, esperto di sud-est asiatico, e la presentazione del libro ‘Buddha in 35mm’ di Augusto Q. Bruni, introdotto da Maria Angela Falà, presidente della Fondazione Maitreya.
Un’occasione per approfondire la cultura buddista
Gli ‘Incontri con il Cinema Buddhista’ offrono un’occasione unica per approfondire la cultura buddista attraverso il linguaggio del cinema. La rassegna è un’esperienza immersiva che permette al pubblico di entrare in contatto con diverse culture e tradizioni, scoprendo la ricchezza e la bellezza del buddhismo. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti e tutti i film sono in originale con sottotitoli in italiano.
Per chi desidera approfondire la propria conoscenza del buddhismo, la rassegna rappresenta un’opportunità preziosa. I film selezionati offrono un’ampia panoramica di temi e di culture, permettendo al pubblico di scoprire la diversità e la ricchezza del buddhismo. Gli incontri con esperti del settore offrono inoltre l’opportunità di confrontarsi con diverse prospettive e di approfondire la propria conoscenza di questa importante tradizione religiosa e filosofica.
Un’opportunità di dialogo interculturale
Gli ‘Incontri con il Cinema Buddhista’ rappresentano un’importante iniziativa per promuovere il dialogo interculturale e la conoscenza di altre culture e tradizioni. Il cinema, come linguaggio universale, permette di superare le barriere linguistiche e culturali, offrendo al pubblico la possibilità di entrare in contatto con diverse realtà e di scoprire la ricchezza e la diversità del mondo. La rassegna è un’occasione per avvicinarsi al buddhismo, non solo come religione, ma anche come filosofia, disciplina e tradizione, aprendo le porte a un mondo ricco di significati e di valori.