Un mercato in stallo
Il mercato automobilistico europeo a ottobre ha mostrato un’incertezza crescente. Le immatricolazioni sono rimaste praticamente ferme, con un incremento dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2023, per un totale di 1.041.672 vetture immatricolate nell’Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk). Dall’inizio dell’anno, le immatricolazioni sono state 10.821.299, con un segno positivo dello 0,9% sull’analogo periodo dell’anno scorso. Tuttavia, tre dei cinque mercati principali (incluso il Regno Unito) registrano una performance negativa: -11,1% la Francia, -9,1% l’Italia e -6% il Regno Unito. Positivi, invece, i mercati di Spagna (+7,2%) e Germania, in recupero (+6%).
Tagli di costi e incertezze
L’incertezza che avvolge il mercato si riflette anche nelle decisioni dei grandi costruttori. Mercedes ha annunciato un maxi-taglio dei costi di diversi miliardi di euro all’anno, motivando la scelta con la necessità di aumentare l’efficienza in un contesto internazionale volatile. Non sono stati forniti dettagli sul settore su cui ricadranno i tagli o sulla possibilità di licenziamenti. Anche Volkswagen si trova in una situazione difficile, con il sindacato Ig Metall che non esclude chiusure di fabbriche e licenziamenti. Più di 6.000 dipendenti del gruppo hanno protestato a Wolfsburg, sede del quartier generale della casa tedesca.
L’elettrico non basta
L’aumento delle immatricolazioni di auto elettriche, seppur in crescita del 2,4% a 124.907 unità (quota di mercato del 14,4%), non è sufficiente a compensare il calo generale. I volumi da inizio anno sono inferiori del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una quota nei primi 10 mesi del 13,2% rispetto al 14% dello stesso periodo del 2023. L’Italia si posiziona ultima tra i cinque maggiori mercati per quota di auto elettriche, con il 7,4% nel mese rispetto al 23,6% della Germania, il 30,3% del Regno Unito, il 23,4% della Francia e l’11,9% della Spagna. Il Centro Studi Promotor vede nell’ibrido plug-in un possibile sostegno nella transizione verso l’elettrico.
Stellantis in calo
Stellantis ha venduto 150.346 auto a ottobre, con un calo del 16,7% rispetto allo stesso mese del 2023, e una quota di mercato del 14,4% contro il 17,4% di un anno fa. Da inizio anno, il gruppo ha venduto 1.700.846 vetture, con un calo del 7,1% e una quota di mercato che passa dal 17,1 al 15,7%.
L’Anfia chiede un piano di sostegno
L’Anfia, l’associazione dei costruttori automobilistici italiani, chiede un piano di neutralità tecnologica per i vettori energetici e un piano di sostegno alla filiera automotive. L’associazione sollecita l’approvazione di un piano di neutralità tecnologica nei primi 100 giorni di lavoro della Commissione europea, mantenendo inalterati scadenza e obiettivi del 2035. L’Anfia sottolinea che solo la vera neutralità tecnologica può ridare certezza e serenità a un mercato in difficoltà e sollecita un piano di sostegno per aiutare la filiera a superare questo momento critico.
L’incertezza del futuro
Il mercato automobilistico europeo si trova in un momento di grande incertezza, con sfide legate alla transizione verso l’elettrico, alla volatilità economica e alle tensioni geopolitiche. Le decisioni dei grandi costruttori e le richieste dell’Anfia evidenziano la necessità di un approccio strategico e lungimirante per affrontare le sfide del futuro. La neutralità tecnologica e il sostegno alla filiera potrebbero essere elementi chiave per garantire la competitività del settore e la creazione di un mercato sostenibile e innovativo.