Indagini chiuse a Milano su presunta collaborazione con l’intelligence russa
La Procura di Milano ha concluso le indagini, condotte dai carabinieri del Ros, nei confronti di due persone residenti in Lombardia, sospettate di aver collaborato con i servizi di intelligence russi a partire dai primi mesi del 2023. Le indagini si sono concentrate su un’attività di raccolta di informazioni sensibili che avrebbero potuto essere utilizzate a fini eversivi o terroristici.
Le informazioni sensibili fornite
Secondo l’accusa, i due indagati avrebbero fornito informazioni riguardanti la “mappatura dei sistemi di video sorveglianza delle città di Milano e Roma”. In particolare, avrebbero mostrato un interesse specifico per le “zone grigie”, ovvero le aree urbane non coperte da telecamere di sorveglianza o “dash cam” sui taxi. Queste informazioni potrebbero essere state utilizzate per pianificare azioni criminali o di sabotaggio.
L’accusa di corruzione aggravata
L’accusa nei confronti dei due indagati è di “corruzione del cittadino da parte dello straniero”, aggravata da finalità di terrorismo ed eversione. Questo reato prevede la pena della reclusione da 6 a 15 anni. La gravità dell’accusa è legata alla natura delle informazioni fornite e al potenziale danno che queste avrebbero potuto causare alla sicurezza nazionale.
Il ruolo dei carabinieri del Ros
Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Ros, il Reparto Operativo Speciale, un’unità d’élite dell’Arma dei Carabinieri specializzata nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. Il Ros ha svolto un ruolo fondamentale nell’acquisizione di prove e nell’identificazione dei sospettati.
Considerazioni sulla sicurezza nazionale
La notizia di questa indagine solleva importanti questioni di sicurezza nazionale. La collaborazione con servizi di intelligence stranieri, soprattutto in un contesto geopolitico complesso come quello attuale, rappresenta una seria minaccia. È fondamentale che le autorità competenti siano in grado di identificare e contrastare tempestivamente qualsiasi tentativo di interferenza con la sicurezza nazionale.