Attacco missilistico alla base Unifil in Libano
Un attacco missilistico ha colpito la base Unifil in Libano, con il vicepremier Antonio Tajani che ha attribuito la responsabilità a Hezbollah. Il ministro ha dichiarato che, secondo le informazioni disponibili, “dovrebbero essere due missili, da quello che si vede, lanciati da Hezbollah”. Nonostante l’attacco, fortunatamente non ci sono stati feriti gravi, solo “escoriazioni e un luogotenente pare abbia ferite leggere”. “Nessuno di loro è in pericolo”, ha rassicurato Tajani.
Condanna ferma e avvertimento a Hezbollah
Il vicepremier ha condannato con fermezza l’attacco, definendolo “inaccettabile” e ribadendo che “i militari italiani non si possono toccare”. Tajani ha avvertito Hezbollah che “se pensano di continuare a fare danni alle basi italiane hanno sbagliato”. Il ministro ha ribadito la sua posizione con grande determinazione, affermando che “questa organizzazione non può pensare di giocare con le armi, se non le sanno usare decidano di fare altro”.
Situazione in Libano e ruolo della Unifil
Tajani ha riconosciuto la “situazione non facile” in Libano, ma ha sottolineato che i militari italiani “sono nei bunker e non ci sono feriti gravi”. Il ministro ha ribadito l’importanza del ruolo della Unifil come forza di pace, “che ha garantito la separazione tra Israele e Hezbollah”, e ha assicurato che “noi continueremo a lavorare perché possano svolgere sempre di più un ruolo di portatrici di pace”.
Solidarietà ai militari italiani
Il vicepremier ha espresso la sua vicinanza e orgoglio per i militari italiani impegnati in Libano, definendoli “la parte migliore del nostro Paese”. Tajani ha concluso il suo discorso con un messaggio di sostegno a tutti coloro che “indossano l’uniforme e sono impiegati in missione all’estero”.
La sicurezza dei militari italiani in missione
L’attacco alla base Unifil in Libano pone in luce la delicata situazione in cui si trovano i militari italiani impegnati in missioni di pace all’estero. La sicurezza dei nostri soldati è fondamentale e la condanna ferma dell’attacco da parte del governo italiano è un segnale importante di sostegno e di deterrenza. È importante che la comunità internazionale continui a sostenere la Unifil e il suo ruolo di mediazione nel conflitto israelo-libanese.