Zelensky apre alla diplomazia per la Crimea
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista a Fox News, ha dichiarato che la Crimea potrebbe essere recuperata attraverso la diplomazia. “Non possiamo perdere decine di migliaia di persone per la Crimea”, ha affermato Zelensky, aggiungendo che “capiamo che la Crimea può essere recuperata diplomaticamente, siamo pronti a riportarla indietro per via diplomatica”.
Nessun riconoscimento della Crimea come territorio russo
Zelensky ha tuttavia ribadito che l’Ucraina non riconoscerà mai legalmente la Crimea come territorio russo. “Non possiamo riconoscere legalmente come russo alcun territorio occupato dell’Ucraina”, ha detto, definendo la Crimea “terre occupate da Putin prima dell’invasione su larga scala, dal 2014”.
Possibile svolta nelle trattative?
Le dichiarazioni di Zelensky rappresentano una possibile apertura al negoziato sulla Crimea, una questione cruciale nel conflitto tra Ucraina e Russia. La Crimea è stata annessa dalla Russia nel 2014, dopo un referendum contestato dalla comunità internazionale. Da allora, la penisola è stata al centro di tensioni tra i due paesi.
Le sfide di un negoziato
L’apertura di Zelensky alla diplomazia per la Crimea è un segnale positivo, ma la strada verso un accordo è ancora lunga e tortuosa. La Russia ha sempre rivendicato la Crimea come parte del suo territorio e non è chiaro se sia disposta a negoziare il suo ritorno all’Ucraina. Inoltre, la questione della Crimea è strettamente legata a quella dell’integrità territoriale dell’Ucraina, e qualsiasi accordo dovrà tenere conto di tutti gli aspetti del conflitto.