Un omaggio a Guglielmo Petroni a 30 anni dalla sua scomparsa
Lucca si prepara ad ospitare una mostra dedicata a Guglielmo Petroni, scrittore, poeta e pittore lucchese, a 30 anni dalla sua scomparsa. La mostra, intitolata ‘Guglielmo Petroni – Il segno e la parola’, si terrà dal 25 gennaio al 16 marzo 2025 presso la Fondazione Banca del Monte di Lucca e la Fondazione Lucca Sviluppo. L’evento rappresenta una nuova tappa di un percorso di approfondimento e riscoperta di figure di spicco del territorio lucchese, promosso da entrambe le fondazioni.
Guglielmo Petroni (1911-1993) è stato un artista poliedrico, profondamente legato alla sua città natale. Dopo aver lasciato gli studi per lavorare nella bottega paterna, si è immerso nell’ambiente artistico lucchese, stringendo amicizia con figure come Giuseppe Ardinghi e Mario Tobino. La sua passione per la poesia lo ha portato a vincere il premio Cabala e a pubblicare le sue opere in diverse riviste culturali.
La mostra, curata da Alessandra Trabucchi e Giovanni Ricci, si propone di documentare la rete di relazioni di Petroni con il mondo artistico e intellettuale italiano, con particolare attenzione al periodo del secondo dopoguerra. L’esposizione vuole svelare un aspetto meno noto della sua figura, quello di pittore e critico d’arte, attraverso sezioni dedicate alla sua biografia, agli anni lucchesi, all’impegno letterario, alla passione per l’arte, alla Resistenza e alle sue amicizie con altri artisti e scrittori.
Un viaggio attraverso le opere e le relazioni di Petroni
L’esposizione presenterà un ricco corpus di materiali, tra cui riviste, documenti inediti, foto e una quarantina di opere d’arte, tra cui olii, disegni e grafica. Tra le opere esposte, spiccano alcuni dei notevoli quadri dipinti da Petroni in giovinezza e negli anni successivi, riuniti e esposti per la prima volta.
La mostra offrirà anche l’opportunità di ammirare opere di alcuni dei suoi amici artisti, tra cui Mino Maccari, Renato Guttuso, Giacomo Manzu, Alberto Savinio, Ottone Rosai, Emilio Greco e Franco Gentilini. Tra le opere esposte spicca anche un raro disegno parigino di Eugenio Montale.
L’esposizione si propone di offrire un’esperienza coinvolgente e multiforme, che permetta al pubblico di immergersi nel mondo di Guglielmo Petroni e di apprezzare la sua complessa personalità e il suo contributo alla cultura italiana del Novecento.
Iniziative collaterali e approfondimenti
In concomitanza con la mostra, saranno organizzate diverse iniziative di approfondimento, tra cui incontri con studiosi e testimoni su Petroni e i temi proposti dalla mostra.
Un bando dedicato alle scuole superiori offrirà ai giovani l’opportunità di approfondire la conoscenza della figura di Petroni, con la possibilità di vincere premi in denaro per i migliori elaborati. I partecipanti potranno sviluppare un tema su Petroni, scegliendo tra due sezioni: scrittura e multimediale/grafica. La Fondazione Banca del Monte fornirà alle scuole e agli studenti libri di Petroni, materiali e riferimenti bibliografici per aiutarli nella loro ricerca.
Il catalogo della mostra, edito da Pacini Fazzi, con testi di Alessandra Trabucchi, Giovanni Ricci, Giuseppe Appella, Paolo Petroni e Valdo Spini, offre un’analisi approfondita di alcuni temi petroniani, delle sue relazioni con l’ambiente artistico italiano e presenta una nuova bibliografia degli scritti vari di Guglielmo Petroni.
Un’occasione per riscoprire un artista poliedrico
La mostra ‘Guglielmo Petroni – Il segno e la parola’ rappresenta un’occasione unica per riscoprire un artista poliedrico, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura italiana del Novecento. L’esposizione, con la sua ricchezza di materiali e la sua attenzione ai diversi aspetti della vita di Petroni, offre un’esperienza coinvolgente e arricchente, che permette al pubblico di apprezzare la sua complessa personalità e il suo contributo alla cultura italiana.