La battaglia per la privacy: Bluesky contro X
Nel panorama digitale in continua evoluzione, la privacy degli utenti è diventata un tema cruciale. Mentre le grandi piattaforme tecnologiche si confrontano con le sfide di un mondo sempre più interconnesso, l’utilizzo dei dati personali per l’addestramento dell’intelligenza artificiale generativa è al centro del dibattito. E in questo scenario, Bluesky, l’app in stile Twitter lanciata dall’ex fondatore Jack Dorsey, ha preso una posizione netta e diversa rispetto al suo concorrente X, ex Twitter, di proprietà di Elon Musk.
A differenza di X e di Threads, la piattaforma di Meta, Bluesky ha annunciato che non permetterà l’uso dei post per addestrare l’IA generativa. La dichiarazione arriva in concomitanza con l’entrata in vigore dei nuovi termini di servizio di X, dove vi è proprio il via libera all’addestramento del chatbot Gork sui contenuti prodotti dagli iscritti.
Bluesky ha chiarito che l’IA sarà comunque uno dei metodi per moderare i post e per ordinare ciò che appare nella sezione ‘discover’. L’app, che ha guadagnato un milione di follower nella settimana successiva alle elezioni Usa, si presenta come un’alternativa a X, con un focus sulla privacy e sulla libertà di espressione.
L’esodo da X e la crescita di Bluesky
La decisione di Bluesky di non utilizzare i dati degli utenti per l’addestramento dell’IA generativa è stata accolta con favore da molti utenti, che vedono in questa scelta una garanzia di protezione dei propri dati personali. Questo annuncio arriva in un momento di grande instabilità per X, che ha subito una significativa perdita di utenti a seguito dell’acquisizione di Elon Musk.
Stando ad alcune rilevazioni degli analisti di Sensor Tower, sotto la gestione di Elon Musk, X ha perso circa il 23% degli utenti globali. Numeri solo in parte bilanciati dai nuovi iscritti, arrivati sul social proprio a seguito dell’avvento dell’imprenditore nell’ottobre del 2022. La fuga degli utenti è stata in parte motivata dal coinvolgimento di Elon Musk nella campagna elettorale di Donald Trump e dalla sua successiva nomina nel governo.
Anche in Italia si sono registrate diverse disattivazioni, tra cui quelle di artisti come Piero Pelù. La scelta di Bluesky di non utilizzare i dati degli utenti per l’addestramento dell’IA generativa potrebbe essere un fattore determinante per attirare nuovi utenti e consolidare la sua posizione nel panorama digitale.
Il futuro della privacy nel mondo digitale
La scelta di Bluesky di non utilizzare i dati degli utenti per l’addestramento dell’IA generativa è un segnale importante per il futuro della privacy nel mondo digitale. In un’epoca in cui le grandi piattaforme tecnologiche raccolgono una quantità enorme di dati personali, è fondamentale che gli utenti abbiano il controllo sui propri dati e che le aziende siano trasparenti sull’utilizzo che ne fanno. La decisione di Bluesky potrebbe aprire la strada a un nuovo modello di social media, incentrato sulla privacy e sulla libertà di espressione.