Due anime a confronto: un ‘memento mori’ di Bernini
I Musei Vaticani si preparano ad accogliere due capolavori giovanili di Gian Lorenzo Bernini, ‘Anima dannata’ e ‘Anima beata’, opere solitamente custodite nell’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede a Roma. L’esposizione, in occasione del Giubileo, sarà visibile dal 19 novembre 2023 al 31 gennaio 2025.
Realizzate nel 1619, quando l’artista aveva appena 21 anni, le due sculture rappresentano ciascuna un volto scolpito nel marmo, che ritrae una condizione dello spirito. Un volto estatico, in contemplazione verso l’alto, rappresenta l’anima che ha raggiunto, o si sta avvicinando, alla salvezza eterna. Al contrario, un uomo con il viso deformato da un ghigno di angoscia, rivolto verso il basso, rappresenta l’anima di fronte alla prospettiva della dannazione eterna.
Si narra che per realizzare quest’ultima scultura, Bernini si fosse posto davanti a uno specchio, lasciando che la sua mano fosse bruciata dal fuoco di una candela, per poi realizzare lo schizzo a modello dell’opera. Realtà o leggenda che sia, le due teste poste una di fronte all’altra rappresentano un ‘memento mori’ di grande efficacia artistica.
Le opere furono commissionate da Pedro de Foix de Montoya, chierico letterato dell’Arciconfraternita della Santissima Resurrezione di Cristo Redentore, con sede nella chiesa di San Giacomo degli Spagnoli. Probabilmente, il committente volle lasciare i due busti all’istituzione dopo la sua morte, dato che per i membri dell’Arciconfraternita la meditazione sul paradiso e sull’inferno era uno degli aspetti centrali della devozione.
Bernini e il Barocco: un connubio di arte e spiritualità
“Bernini è stato il grande regista del Barocco”, ha sottolineato Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, in occasione della presentazione della mostra. Il Barocco, in Vaticano, “trova le sue massime espressioni grazie alle opere da lui realizzate”. Per questo, i Musei hanno accolto “con entusiasmo” la proposta dell’ambasciatrice di Spagna presso la S.Sede Isabel Celaà Diéguez di esporre le Anime del Bernini, opere “che testimoniano la sorprendente capacità tecnica e artistica” dell’artista fin dalla gioventù.
La mostra è stata accolta in una sala a parte negli spazi della pinacoteca vaticana, offrendo al pubblico l’opportunità di ammirare da vicino queste opere straordinarie, che rappresentano un’importante testimonianza del talento precoce di Bernini.
Un’esposizione con un fine benefico
L’esposizione ha anche un risvolto benefico: il ricavato della vendita del catalogo sarà devoluto alle vittime dell’alluvione di Valencia, “una grandissima tragedia frutto del cambiamento climatico che ha provocato un’ingente perdita di vite umane e beni”, ha affermato l’ambasciatrice Isabel Celaà Diéguez.
Questo gesto di solidarietà dimostra come l’arte possa essere un potente strumento di unione e di sostegno in momenti di difficoltà, contribuendo a dare un messaggio di speranza e di vicinanza alle vittime di calamità naturali.
Un’occasione per riflettere sul senso della vita
L’esposizione di ‘Anima dannata’ e ‘Anima beata’ ai Musei Vaticani offre un’occasione unica per riflettere sul senso della vita e sulla nostra destinazione ultima. Le opere di Bernini, con la loro intensa espressività, ci invitano a confrontarci con la nostra interiorità e con le grandi questioni esistenziali, come la salvezza e la dannazione. La loro bellezza e la loro potenza evocativa ci spingono a interrogarci sul nostro percorso spirituale e a cercare un senso profondo alla nostra esistenza.