Un orribile ritrovamento
Un imprenditore edile di Altofonte ha vissuto un’esperienza agghiacciante nella sua casa di Poggio San Francesco, nel Palermitano. Nel terreno retrostante la casa, al momento disabitata, sono stati ritrovati i corpi di un cavallo e di una mucca gravida, entrambi massacrati. La scena è stata scoperta dall’imprenditore, che ha trovato la testa del cavallo sul sedile di un escavatore, in una riproduzione macabra di una scena tipica dei film di mafia. La mucca era stata squartata, con il vitello lasciato sul corpo.
Indagine in corso
La vittima ha presentato denuncia ai carabinieri di Monreale, che stanno indagando sull’atto intimidatorio di chiaro stile mafioso. Al momento, l’imprenditore ha dichiarato di non aver ricevuto minacce o avvertimenti. Le indagini si concentrano sul movente dell’azione e sull’identificazione dei responsabili. Gli inquirenti stanno analizzando le testimonianze, acquisendo immagini dalle telecamere di sicurezza e verificando le eventuali connessioni con altri eventi criminali nella zona.
Condanna e solidarietà
L’amministrazione comunale di Altofonte ha espresso ferma condanna per l’atto intimidatorio e solidarietà nei confronti della vittima. Il sindaco ha definito l’accaduto “un atto barbaro e inqualificabile” e ha assicurato il pieno supporto alle forze dell’ordine nell’indagine. La comunità locale è sgomenta e preoccupata per la violenza gratuita che ha colpito il territorio. Si spera che le indagini portino alla luce i responsabili e che la giustizia faccia il suo corso.
Un atto di violenza inqualificabile
L’uccisione e lo squartamento di un cavallo e di una mucca gravida, con la testa del cavallo lasciata sul sedile di un escavatore, è un atto di violenza inqualificabile che richiama in modo inquietante la criminalità organizzata. Questo tipo di azione ha il chiaro obiettivo di intimidire e terrorizzare, e rappresenta una grave minaccia alla sicurezza e alla tranquillità della comunità. È fondamentale che le autorità agiscano con determinazione e celerità per individuare i responsabili e garantire che la giustizia venga fatta.