Esecuzione con Inalazione di Azoto in Alabama
L’Alabama ha eseguito la pena di morte su Carey Grayson mediante inalazione di azoto, un metodo relativamente nuovo utilizzato per la terza volta al mondo. Il procuratore generale dello Stato, Steve Marshall, ha confermato il successo dell’esecuzione, definendola “ipossia dell’azoto”. Questa è la terza esecuzione in Alabama con questo metodo, dopo le due avvenute a febbraio e settembre. L’uomo di 49 anni è stato condannato a morte per l’omicidio di un autostoppista avvenuto trent’anni fa.
Controversie e Critiche Internazionali
Le Nazioni Unite hanno espresso forti preoccupazioni riguardo all’utilizzo dell’inalazione di azoto come metodo di esecuzione. Gli esperti dell’organizzazione hanno avvertito che questo metodo potrebbe costituire una forma di “tortura”, ritenendolo “vietato dal diritto internazionale”. Le critiche si basano sul fatto che l’ipossia dell’azoto potrebbe causare una morte lenta e dolorosa, con il condannato che potrebbe soffrire per diversi minuti prima di perdere conoscenza.
Dettagli dell’Esecuzione
Secondo i media presenti all’esecuzione, Carey Grayson ha scosso la testa quando il gas ha cominciato a diffondersi attraverso la maschera sul suo viso. Ha ansimato per diversi minuti prima di fermarsi. L’esecuzione è avvenuta nel penitenziario di Holman, ed è la 22esima negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno. Tutte le altre esecuzioni sono state effettuate tramite iniezione letale, ad eccezione di queste tre in Alabama.
Il Dibattito sull’Esecuzione
L’esecuzione di Carey Grayson mediante inalazione di azoto ha riacceso il dibattito sull’utilizzo di metodi di esecuzione controversi. La questione della pena di morte è complessa e suscita forti opinioni contrastanti. È importante riflettere sulle implicazioni etiche e morali di ogni metodo di esecuzione, garantendo che la dignità umana sia sempre rispettata.