Tre morti in un’esplosione di fuochi d’artificio ad Ercolano
Una tragedia ha colpito la città di Ercolano, alle porte di Napoli, dove un’esplosione in una casa-deposito di fuochi d’artificio ha causato la morte di tre persone. Il sindaco Ciro Buonajuto ha confermato il bilancio, descrivendo la scena come “devastazione e distruzione, ma anche di grandissimo dolore”.
Le vittime sono due ragazze di 23 e 26 anni e uno straniero di 18 anni. Il sindaco ha espresso profondo dolore per la perdita di vite così giovani, sottolineando che “conta poco dove fossero residenti i ragazzi, quello che mi frantuma il cuore è che dei giovani non possono morire così”.
Il sindaco: “Non sono mai arrivate richieste di autorizzazione”
Secondo il sindaco Buonajuto, la casa in cui è avvenuta l’esplosione era utilizzata per confezionare fuochi d’artificio, ma non sono mai pervenute richieste di autorizzazione al Comune o ad altre autorità. “Se non sono mai arrivate richieste di autorizzazione significa che dobbiamo insegnare ai giovani che la via maestra, anche se la più lunga, è quella della legalità e del rispetto delle regole affinché quanto accaduto stasera non possa più accadere”, ha affermato il sindaco.
Il sindaco ha aggiunto che non conosce i proprietari della casa, ma ha sottolineato l’immane dolore della madre delle due ragazze, le cui urla hanno squarciato il silenzio della notte.
La tragedia di Ercolano: un monito sulla sicurezza e la legalità
La tragedia di Ercolano è un monito sulla necessità di garantire la sicurezza e la legalità nella produzione e nella gestione dei fuochi d’artificio. La mancanza di autorizzazioni e il confezionamento illegale di questi prodotti esplosivi rappresentano un rischio concreto per la vita delle persone. È fondamentale che le autorità competenti intensifichino i controlli e le azioni di prevenzione per evitare che tragedie come questa si ripetano in futuro.