La neve immagazzinata apre la stagione sciistica a Piani di Luzza
A Piani di Luzza, in Friuli, la stagione dello sci è ufficialmente iniziata grazie a una soluzione innovativa: la “snow farm”. Questa tecnica, che prevede l’immagazzinamento della neve artificiale durante la primavera sotto un manto di cippato di legno, ha permesso di stendere il primo tratto del circuito del centro federale Carnia biathlon arena.
Si tratta di 10.000 metri cubi di manto artificiale che sono stati accuratamente conservati e coperti con uno strato di 30-35 centimetri di cippato e teli anti-scongelamento in materiali ultra-tecnologici. Sebbene il 30% della neve si perda durante il processo di conservazione, il risultato è comunque giudicato soddisfacente.
Il cumulo è stato scoperto cinque giorni fa e, con l’ausilio di ruspe e gatti delle nevi, si è proceduto alla stesura del manto nevoso sul circuito.
Una soluzione strutturale per il futuro
Se in passato la tecnica della “snow farm” era considerata una sperimentazione, oggi è diventata una soluzione strutturale per garantire l’apertura della stagione sciistica anche in presenza di un clima in continua evoluzione. Questa tecnica rappresenta una risposta concreta alle sfide poste dal cambiamento climatico, che sta rendendo sempre più difficile la produzione di neve artificiale tradizionale.
Un passo avanti per la sostenibilità
L’utilizzo della “snow farm” rappresenta un passo importante verso la sostenibilità del settore sciistico. La tecnica consente di ridurre il consumo di energia e di acqua, risorse preziose che sono sempre più scarse. Inoltre, l’impiego di materiali naturali come il cippato di legno contribuisce a diminuire l’impatto ambientale del processo di conservazione della neve.