Un’inaugurazione ricca di significati
Il 19 novembre, alle ore 21, il Teatro delle Moline di Bologna aprirà le sue porte al nuovo spettacolo di Oscar De Summa, “Rette parallele sono l’amore e la morte”. Questa rappresentazione segna l’inizio della programmazione del teatro e rappresenta un momento importante per la scena bolognese. De Summa, autore, attore e regista pugliese di adozione bolognese, è un artista noto per il suo stile introspettivo e la sua capacità di raccontare storie profonde e toccanti. Dopo la “Trilogia della provincia”, che ha riscosso un grande successo, De Summa torna con un nuovo lavoro che si spinge ancora più in profondità nell’animo umano.
Un viaggio nella memoria e nella fisica quantistica
Lo spettacolo parte da un ricordo personale di De Summa, la figura di Mariarosaria, una ragazza che viveva accanto alla sua casa durante l’adolescenza. Mariarosaria era una giovane donna intelligente e colta, con una passione per la filosofia e la musica, ma con cui De Summa non aveva mai avuto un vero e proprio contatto. Le loro famiglie non si frequentavano a causa di screzi passati, e le loro vite sono rimaste parallele, senza mai incrociarsi. De Summa, ispirato dalla fisica quantistica, si interroga sulla relazione che continua a esistere tra due persone lontane che nel passato hanno vissuto una accanto all’altra, anche senza un legame diretto. Questo viaggio nella memoria si intreccia con la fisica quantistica, che suggerisce la possibilità di un collegamento tra due entità, anche se apparentemente separate. L’autore esplora la relazione tra amore e morte, tra vita e memoria, attraverso la lente di questa scienza.
La storia di Mariarosaria e un amore mai sbocciato
De Summa racconta la storia di Mariarosaria e della sua infatuazione per un amico dell’autore, un amore che non ha mai avuto la possibilità di sbocciare a causa dell’opposizione della famiglia di lei. La storia prende una svolta inaspettata quando De Summa scopre che Mariarosaria è morta nello stesso giorno in cui ha iniziato a scrivere il suo spettacolo. Questo evento tragico e inaspettato conferisce un’ulteriore profondità al lavoro di De Summa, che diventa una riflessione sulla vita e sulla morte, sulla memoria e sull’amore che continua a esistere anche dopo la scomparsa di una persona cara.
Un’esperienza teatrale intensa e coinvolgente
“Rette parallele sono l’amore e la morte” promette di essere un’esperienza teatrale intensa e coinvolgente. De Summa, con la sua sensibilità e la sua capacità di narrare storie profonde, ci invita a riflettere sulla vita e sulla morte, sull’amore e sulla memoria. L’uso della fisica quantistica come metafora per esplorare la relazione tra due persone lontane aggiunge un ulteriore livello di complessità e profondità al lavoro di De Summa. Lo spettacolo si preannuncia come un’occasione unica per riflettere sui misteri della vita e sulla bellezza della memoria.
Un’analisi introspettiva e universale
“Rette parallele sono l’amore e la morte” si presenta come un’opera di grande intensità emotiva e riflessione profonda. L’autore, attraverso la storia di Mariarosaria, affronta temi universali come l’amore, la perdita, la memoria e la vita stessa. L’utilizzo della fisica quantistica come metafora, seppur non scientificamente rigoroso, contribuisce a creare un’atmosfera di mistero e suggestione che coinvolge il pubblico. L’opera, pur partendo da un’esperienza personale, si apre a una dimensione universale, invitando lo spettatore a riflettere sui propri ricordi, sulle proprie relazioni e sulla propria esperienza di vita.