Una Lega Conservatrice Mondiale in Formazione?
Il vertice bilaterale di oggi tra la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente argentino Javier Milei potrebbe segnare un punto di svolta nella politica internazionale, con la possibile nascita di una nuova alleanza conservatrice mondiale. Secondo alcuni analisti argentini, il summit potrebbe essere l’occasione per discutere la creazione di una “fratellanza” tra Stati Uniti, Argentina, Israele e Italia, con l’obiettivo di contrastare “la barbarie del socialismo”.
L’idea di un’alleanza conservatrice non è nuova. Durante il suo intervento al forum della Conferenza di azione politica conservatrice (Cpac) a Mar-a-Lago, Milei aveva già anticipato la necessità di creare una “fratellanza” tra Paesi impegnati nella “difesa delle idee di libertà”, in una “battaglia culturale per appropriarsi del senso comune dei cittadini”.
Secondo il presidente argentino, solo la cooperazione tra Stati Uniti, Argentina, Italia e Israele sarebbe in grado di alimentare “una speranza globale per la pace e la prosperità”.
Ma da dove nasce questa idea? Sembra che Milei non sia l’unico a nutrire questa ambizione. Alcuni osservatori suggeriscono che l’idea potrebbe essere stata ispirata da un ‘suggerimento’ fatto a Milei da Matt Schlapp, organizzatore del vertice del Cpap e già direttore della Strategia Politica della Casa Bianca durante il mandato di George W. Bush.
Il Ruolo di Matt Schlapp
Secondo la stampa argentina, Schlapp e la moglie Mercedes – vicedirettrice del Cpap e responsabile delle comunicazioni strategiche nel primo governo Trump – hanno avuto un lungo colloquio privato con Milei in Florida. Questo incontro potrebbe aver dato il via alla creazione di una nuova alleanza conservatrice, con l’obiettivo di contrastare il socialismo e promuovere la libertà in tutto il mondo.
Un’Alleanza Incerta
L’idea di una Lega Conservatrice Mondiale guidata da Stati Uniti, Argentina, Israele e Italia è sicuramente affascinante, ma presenta anche delle sfide significative. La riuscita di questa alleanza dipenderà dalla capacità dei leader coinvolti di trovare un terreno comune su temi cruciali come la politica economica, la politica estera e la difesa dei diritti umani. Sarà interessante vedere come si svilupperà questa idea e se riuscirà a diventare una realtà.