Un’antica connessione tra cielo e terra
Le ricerche del ‘Tarquinia Project’, condotte dall’Università Statale di Milano, hanno portato alla luce un affascinante legame tra astronomia e religione nella civiltà etrusca. L’Ara della Regina di Tarquinia, un’opera monumentale del IV secolo a.C., è stata costruita con un’orientazione precisa: il suo asse principale è rivolto verso il sorgere del sole in corrispondenza del probabile capodanno etrusco, che cadeva intorno al 10 marzo.
Questa scoperta, presentata al XXXI Meeting internazionale della Società europea di astronomia culturale (Seac) al Monastero dei Benedettini dell’Università di Catania, getta nuova luce sulla profonda conoscenza del cielo da parte degli Etruschi. Come sottolinea l’archeoastronomo Giulio Magli del Politecnico di Milano, che collabora al progetto, "Gli Etruschi, come tutte le civiltà antiche, avevano un forte interesse per il cielo". Questa affermazione trova conferma nelle fonti romane, in particolare nei testi degli agrimensori, che attestano l’influenza etrusca nell’astronomia romana.
Sebbene gli Etruschi solitamente orientassero i loro edifici sacri per ricevere la luce solare durante tutto l’anno, l’Ara della Regina rappresenta un’eccezione. L’orientamento preciso verso il sorgere del sole al capodanno potrebbe simbolizzare la rinascita, con i raggi solari che penetravano nel tempio, illuminandolo completamente.
Tarquinia: il luogo dell’etrusca disciplina?
L’orientamento celeste dell’Ara della Regina potrebbe avere un significato ancora più profondo. Tarquinia, città di grande importanza nella cultura etrusca, è considerata il luogo dove il mitico Tagete, un saggio fanciullo, avrebbe impartito i precetti dell’etrusca disciplina, le norme sacre per la divinazione.
L’allineamento del tempio con il probabile capodanno etrusco fa sorgere la domanda se Tarquinia fosse anche il luogo di origine del calendario etrusco. Sebbene questa ipotesi richieda ulteriori approfondimenti, la scoperta apre nuove strade di ricerca per comprendere la complessa simbologia della civiltà etrusca.
Un database per svelare i segreti del cielo etrusco
Il team di ricerca del Tarquinia Project proseguirà le sue indagini negli anni a venire, con l’obiettivo di misurare l’orientamento di tutti i templi etruschi in Italia (circa una cinquantina). I dati raccolti saranno inseriti in un database che permetterà di studiare in modo più approfondito la simbologia astronomica della civiltà etrusca.
Questo progetto di ricerca rappresenta un passo importante per comprendere la cultura etrusca e il suo profondo legame con il cielo. Le nuove scoperte potrebbero rivelare informazioni preziose sulla loro cosmologia, religione e calendario, contribuendo a far luce su una delle civiltà più affascinanti dell’antichità.
Un’eredità astronomica
La scoperta dell’orientamento astronomico dell’Ara della Regina di Tarquinia conferma l’importanza dell’astronomia nella cultura etrusca. Questo tipo di allineamento, che si ritrova in molte altre civiltà antiche, dimostra il legame profondo tra l’uomo e il cielo, un legame che ha influenzato la religione, la cultura e la vita quotidiana delle società del passato. La ricerca del Tarquinia Project, con la sua attenzione al cielo etrusco, ci permette di guardare al passato con occhi nuovi, scoprendo nuove sfumature e significati nascosti nella storia di questa antica civiltà.