Un’inimicizia che trascende la pedana
Valentina Vezzali ed Elisa Di Francisca, due nomi che hanno fatto la storia della scherma italiana, si sono ritrovate al centro di una nuova polemica. La loro rivalità, nata in pedana e poi trasferitasi nella vita pubblica, ha raggiunto un nuovo picco di tensione durante la Festa dei 70 anni delle Fiamme Oro.
Le due ex atlete, che hanno condiviso la scuola di Jesi con Giovanna Trillini, sono state “convocate” per l’evento, ma il loro incontro sul palco del Palazzo dei Congressi di Roma è stato tutt’altro che sereno.
Il presentatore, cercando di stemperare la tensione, ha chiesto alla Di Francisca se, dopo il ritiro dalla scherma, si sentisse “più scrittrice o opinionista”, un riferimento alle polemiche scatenate dalle sue dure critiche alla nuotatrice Benedetta Pilato durante le Olimpiadi di Parigi.
La Di Francisca, con un pizzico di ironia, ha risposto: “Né scrittrice, né commentatrice. Come parlo faccio danni quindi è meglio che sto zitta”. Poi, a sorpresa, ha teso una mano alla Vezzali: “Vorrei cogliere l’occasione per dire una cosa, vorrei mandare un messaggio di pace alla mia collega Valentina Vezzali e chiederle una pace. Ecco, se facciamo pace”.
La replica fredda di Vezzali
La risposta della Vezzali è stata fredda e sarcastica: “Guarda Elisa dal punto di vista sportivo io ti stimo perché sei stata una grandissima campionessa e un grandissimo talento; però per quanto riguarda il livello umano diciamo che non sei proprio il massimo. Quando imparerai a rispettare le persone”.
Le due si detestano da quando la Di Francisca, di 10 anni più giovane, ha di fatto detronizzato la Vezzali in cima alla scherma mondiale. Lo scontro in pedana si è poi esteso alla sfera personale.
La Di Francisca, visibilmente delusa, ha commentato: “Non dobbiamo uscire a cena. Pensavo fosse una cosa giusta da fare. Il mio stato d’animo è davvero triste”.
Un passato di scontri verbali
L’atleta marchigiana, però, non è nuova a scontri verbali, anche violenti, con colleghe e non. Nel 2021, mentre commentava le Olimpiadi di Tokyo, discusse con Julio Velasco, l’ex allenatore della nazionale di pallavolo femminile, per le scarse prestazioni della squadra in Giappone. La Di Francisca sparò a zero contro la squadra e l’allenatore, definendo le sue affermazioni “disgustose”.
La rivalità tra Vezzali e Di Francisca sembra essere un punto di non ritorno. La loro storia è un esempio di come la competizione sportiva possa degenerare in una vera e propria guerra personale.
Un esempio di come la competizione sportiva può degenerare
La rivalità tra Vezzali e Di Francisca è un esempio di come la competizione sportiva, se non gestita con equilibrio e rispetto, può degenerare in una vera e propria guerra personale. La loro storia ci ricorda che lo sport, pur essendo un campo di battaglia, dovrebbe essere un luogo di crescita e di rispetto reciproco, dove la vittoria e la sconfitta sono solo due facce della stessa medaglia.