La condanna del parroco
Il parroco di Scanzano, don Catello Imperato, ha pronunciato parole di pace e di misericordia durante la messa domenicale, in seguito all’aggressione di una trentina di genitori contro un’insegnante di sostegno. Don Imperato ha condannato la “giustizia fai da te”, invitando i fedeli a “chiedere perdono” per aver agito in questo modo e a “aspettare i tempi del Signore e la sua giustizia, che non è punizione ma amore e misericordia”.
Il messaggio di pace e di attesa
Di fronte a una platea di fedeli, tra cui molte mamme e bambini, il parroco ha espresso il suo dispiacere per l’immagine negativa che l’accaduto ha dato di Scanzano. Ha esortato i fedeli a riflettere se “la fretta di agire sui social non sia dettata dalla paura dell’altro, mentre l’attesa avrebbe portato a una giustizia più vera”.
Riflessioni sull’accaduto
L’episodio di Scanzano evidenzia un problema sempre più diffuso nella società: la ricerca di una giustizia immediata e personale, spesso alimentata da emozioni e paure, che rischia di sfociare in violenza. La condanna del parroco rappresenta un importante monito a riflettere sulla necessità di un approccio più ponderato e rispettoso della legge, che si basi sul dialogo e sulla fiducia nelle istituzioni.