La guerra in Ucraina scuote i mercati: Milano crolla del 2,8%, le banche in affanno
atlante
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L’escalation della guerra in Ucraina scuote i mercati finanziari
La guerra in Ucraina ha subito una nuova escalation con il primo attacco missilistico a lungo raggio dell’Ucraina e la minaccia del Cremlino di replicare con il nucleare. Queste tensioni hanno suscitato timori di un’ulteriore escalation del conflitto, con conseguenze imprevedibili per l’economia globale.
La reazione dei mercati finanziari è stata immediata e negativa. Le Borse europee hanno subito forti cali, con Milano che ha registrato il peggior risultato, perdendo il 2,8% e ritoccando i minimi della giornata. L’indice Ftse Mib si è confermato come il più debole tra le principali piazze finanziarie europee.
Milano in affanno, le banche in testa alla discesa
A Milano, le banche sono state tra i settori più colpiti, con Fineco, la Popolare di Sondrio e Unicredit che hanno perso il 5% del loro valore. Anche Tim ha subito un forte ribasso, cedendo il 4,7%, mentre Stellantis è scesa del 4,4%.
Il mercato azionario di Madrid ha perso il 2%, in linea con quello di Mosca, mentre Londra è stata la piazza che ha resistito meglio, con un calo dello 0,5%.
Lo spread Btp-Bund stabile, l’euro debole
Lo spread tra i titoli di stato italiani e tedeschi (Btp-Bund) è rimasto relativamente stabile a 122 punti base. L’euro, invece, si è indebolito, perdendo lo 0,2% e scambiando a 1,052 contro il dollaro.
Il contesto geopolitico incerto
La situazione geopolitica è estremamente complessa e incerta. L’escalation della guerra in Ucraina ha portato a una maggiore incertezza sui mercati, con gli investitori che si stanno orientando verso asset considerati più sicuri. La volatilità dei mercati potrebbe continuare nei prossimi giorni e settimane, a seconda dell’evoluzione del conflitto.
Il futuro incerto dell’economia globale
L’escalation della guerra in Ucraina rappresenta una seria minaccia per l’economia globale. Le conseguenze del conflitto si faranno sentire su diversi fronti, tra cui l’inflazione, la crescita economica e la stabilità finanziaria. La situazione è in continua evoluzione e sarà necessario monitorare attentamente gli sviluppi per comprendere appieno le implicazioni economiche del conflitto.
