Il prezzo del gas in salita
Il prezzo del gas naturale è tornato a salire, superando la soglia dei 47 euro al megawattora. I contratti Ttf su dicembre ad Amsterdam, mercato di riferimento, hanno registrato un aumento dello 0,6%, attestandosi a 47,16 euro. Questa impennata arriva in un contesto di crescente incertezza legata alla guerra in Ucraina, con Kiev che ha lanciato il suo primo attacco missilistico a lungo raggio e il Cremlino che ha minacciato una risposta nucleare.
L’impatto della guerra sulle forniture di gas
Negli ultimi giorni, i prezzi del gas sono aumentati in seguito alla decisione di Gazprom di interrompere le forniture all’Austria a causa di una controversia arbitrale. Tuttavia, i flussi di gas continuano a essere diretti verso altri acquirenti, come sottolinea Bloomberg, che riporta come le spedizioni di gas russo attraverso l’Ucraina rimangano per ora stabili.
L’incertezza del mercato
Il mercato del gas naturale è in stato di allerta, con gli operatori che monitorano da vicino gli sviluppi della guerra in Ucraina. La minaccia di un’escalation del conflitto, con possibili ripercussioni sulle forniture di gas russo, alimenta l’incertezza e la volatilità dei prezzi.
Un’escalation pericolosa
La situazione in Ucraina è estremamente delicata e l’escalation del conflitto con l’uso di armi nucleari sarebbe un evento catastrofico con conseguenze imprevedibili per l’economia globale e la sicurezza internazionale. La minaccia di una risposta nucleare da parte del Cremlino è un fattore di grande preoccupazione e un monito per la comunità internazionale ad agire con prudenza e responsabilità.