La legge sulla maternità surrogata come reato universale entra in vigore
La legge che considera la maternità surrogata come reato universale, indipendentemente dal luogo in cui viene praticata, è stata pubblicata oggi in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento, firmato dal Presidente della Repubblica lo scorso 4 novembre, entrerà in vigore il 3 dicembre 2024.
La legge, n. 169 del 4 novembre 2024, modifica l’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di procreazione medicalmente assistita. La modifica introduce la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità anche se commesso all’estero da cittadino italiano.
La norma, come si legge sul sito della Gazzetta Ufficiale, si applica a tutti i cittadini italiani che si sono avvalsi della maternità surrogata all’estero, indipendentemente dalla data in cui la pratica è stata effettuata.
Le implicazioni della legge
L’entrata in vigore di questa legge ha importanti implicazioni per i cittadini italiani che si sono avvalsi della maternità surrogata all’estero. In particolare, la norma prevede la possibilità di:
- Proseguire con le procedure di adozione dei figli nati tramite maternità surrogata all’estero;
- Riconoscere legalmente la paternità e la maternità dei figli nati tramite maternità surrogata all’estero;
- Ottenere la cittadinanza italiana per i figli nati tramite maternità surrogata all’estero.
La legge, tuttavia, non chiarisce se e come verranno trattati i casi di maternità surrogata già avvenuti prima della sua entrata in vigore. Inoltre, non è ancora chiaro come la legge verrà applicata nei casi in cui il cittadino italiano si è avvalso della maternità surrogata in un paese che la consente legalmente.
Considerazioni
L’introduzione della maternità surrogata come reato universale rappresenta un passo importante nella regolamentazione di questa pratica. Tuttavia, la legge solleva una serie di questioni etiche e legali complesse. È importante considerare le diverse prospettive e garantire che la legge sia applicata in modo equo e rispettoso dei diritti di tutti gli interessati. La legge dovrebbe essere accompagnata da un’adeguata informazione e supporto per i cittadini italiani che si sono avvalsi della maternità surrogata all’estero, al fine di garantire una transizione graduale e un’applicazione equa della norma.