Preoccupazione per la lentezza dei negoziati
Il presidente della Cop29, Mukhtar Babayev, ha espresso preoccupazione per il ritmo lento dei negoziati sul clima, affermando che le parti non si stanno avvicinando a un accordo con la velocità necessaria. “E’ tempo di muoversi più veloci”, ha sottolineato Babayev, invitando i ministri, giunti a Baku per la fase finale della Conferenza, ad impegnarsi “immediatamente e costruttivamente” per raggiungere un accordo ambizioso ed equo. “I politici hanno il potere di raggiungere un accordo che sia ambizioso ed equo”, ha affermato.
Finanza climatica e mercato delle emissioni: i punti cruciali
Babayev ha evidenziato che il tema della finanza climatica, con l’obiettivo di un nuovo target collettivo quantificato (Ncqg), presenta ancora diverse sfide. “Abbiamo ancora una lunga strada da fare”, ha ammesso, sottolineando che i ministri devono trovare soluzioni a problemi politici chiave come la struttura, il quantum e i donatori. Un altro punto cruciale è il meccanismo internazionale di mercato delle emissioni di carbonio, previsto dall’articolo 6 dell’Accordo di Parigi. Dopo aver raggiunto un’intesa sul comma 4, che riguarda gli scambi fra imprese, la Cop29 ha adottato un’intesa sul comma 8, che riguarda gli scambi fra governi.
Il ruolo di Brasile e Regno Unito
Babayev ha infine annunciato di aver invitato Brasile e Regno Unito a collaborare per “produrre un risultato importante” a Baku. La loro esperienza e il loro ruolo nella scena internazionale potrebbero essere cruciali per sbloccare le trattative e raggiungere un accordo soddisfacente per tutti.
Il peso delle decisioni della Cop29
La Cop29 rappresenta un momento cruciale per il futuro del pianeta. Le decisioni che verranno prese a Baku avranno un impatto significativo sulla lotta ai cambiamenti climatici. E’ fondamentale che i ministri si assumano la responsabilità di raggiungere un accordo ambizioso e concreto, che tenga conto delle esigenze dei paesi in via di sviluppo e che garantisca una transizione giusta ed equa verso un’economia a basse emissioni di carbonio.