Un’emergenza sottovalutata
La violenza sulle donne è un problema che affligge la società italiana, ma la classe politica sembra non dare la giusta attenzione al tema sui social media. Una ricerca di ActionAid, in collaborazione con Osservatorio di Pavia e B2Research, ha analizzato i post di politici e istituzioni su Facebook e Instagram, scoprendo che solo l’1,5% dei contenuti pubblicati tra agosto 2023 e luglio 2024 è dedicato alla violenza maschile sulle donne.
Il dato è in netto contrasto con la percezione pubblica: il 94% degli italiani, senza distinzione di orientamento politico, considera la violenza sulle donne una priorità. Inoltre, il 74% degli italiani ritiene che il fenomeno sia in aumento negli ultimi anni, e ben 8 su 10 credono che le politiche e le leggi attuali non siano sufficienti a contrastare il problema.
La ricerca evidenzia un’attenzione superficiale e spesso occasionale al tema da parte della classe politica. L’emergenza viene ricordata solo in prossimità di giornate mondiali, in occasione di femminicidi efferati o in concomitanza di iter legislativi come per il Codice rosso.
Un divario tra percezione pubblica e narrazione politica
Il divario tra la percezione pubblica e la narrazione politica è evidente. Mentre gli italiani considerano la violenza sulle donne una priorità, sui social media il tema viene marginalizzato. La ricerca di ActionAid ha analizzato i post di rappresentanti del Governo, del Parlamento, Presidenti di Regione e sindaci di grandi città, scoprendo che solo una piccola percentuale di contenuti è dedicata alla violenza sulle donne.
Tra i partiti, il Partito Democratico, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e Lega sono quelli che dedicano più attenzione al tema sui social. Tuttavia, la comunicazione del Governo viene definita “particolarmente scarsa”.
Le deputate Stefania Ascari del Movimento 5 Stelle e Martina Semenzato di Noi Moderati sono le più attive nella comunicazione sul tema, seguite da Luca Zaia, Francesco Emilio Borrelli, Matteo Salvini e Matteo Piantedosi.
L’importanza di una narrazione politica incisiva
La ricerca di ActionAid mette in luce un problema importante: la classe politica non sta dando la giusta attenzione alla violenza sulle donne sui social media. La comunicazione politica dovrebbe essere uno strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere politiche efficaci per contrastare il fenomeno.
La narrazione politica dovrebbe essere più incisiva e costante, non solo in occasione di eventi specifici. È necessario un impegno concreto da parte di tutti i rappresentanti politici per dare voce alle vittime, promuovere la prevenzione e contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme.
Riflessioni sulla comunicazione politica
La ricerca di ActionAid solleva un interrogativo importante: perché la classe politica non si impegna di più a comunicare sui social media il problema della violenza sulle donne? La scarsa attenzione al tema potrebbe essere dovuta a una sottovalutazione del problema, a una mancanza di sensibilità o a una strategia di comunicazione che privilegia altri temi. Indipendentemente dalle motivazioni, è fondamentale che la classe politica si impegni a dare maggiore visibilità al tema della violenza di genere e a promuovere politiche efficaci per contrastare il problema. La comunicazione politica può essere uno strumento potente per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere un cambiamento culturale.