L’appello di Lula per la trasformazione urbana
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha espresso preoccupazione per la mancanza di investimenti per la trasformazione urbana e la transizione climatica nelle città del mondo. Durante la presentazione del comunicato finale dell’Urban 20, una rete di sindaci di 26 grandi città, Lula ha affermato che “le città non possono pagarsi da sole la trasformazione urbana né possono essere trascurate nei nuovi meccanismi di finanziamenti della transizione climatica”. Ha evidenziato il problema del “deficit di finanziamento” che affligge i governi del Sud del mondo, sollevando un tema cruciale per lo sviluppo urbano sostenibile.
Le richieste dell’Urban 20 al G20
L’Urban 20, nel suo comunicato finale, ha rivolto un appello al G20 per l’implementazione di 36 riforme suddivise in tre assi: “l’inclusione sociale e lotta alla fame e alla povertà”, “lo sviluppo sostenibile e la giusta transizione energetica” e “la riforma delle istituzioni di governance globale”. La rete di sindaci ha evidenziato la necessità di un’azione concertata a livello internazionale per affrontare le sfide urbane in modo efficace e inclusivo.
Lula e la pace: “Non ci sarà pace nelle città se non ci sarà pace nel mondo”
Lula ha collegato la questione della riforma della governance globale alla necessità di costruire la pace nel mondo, affermando che “parlare di riforma della governance implica anche ripudiare la distruzione delle guerre”. A sostegno di questa affermazione, ha citato la tragica situazione della Striscia di Gaza, sottolineando come la guerra abbia distrutto due terzi del territorio e causato la morte di oltre 40.000 persone. Lula ha concluso il suo discorso con un messaggio forte: “Non ci sarà pace nelle città se non ci sarà pace nel mondo”.
L’Urban 20: una rete di sindaci per un futuro sostenibile
L’Urban 20, lanciato nel 2017 a Parigi, è una rete globale di sindaci di 26 grandi città del mondo, tra cui Milano e Roma per l’Italia. Quest’anno, la rete ha incluso 7 città come osservatori e 25 invitate dal Brasile, paese ospitante del G20. È importante notare che la rete non include città cinesi né russe. L’Urban 20 si pone l’obiettivo di promuovere la collaborazione tra le città per affrontare le sfide globali, come la povertà, il cambiamento climatico e la transizione energetica.
La sfida della governance globale
L’appello di Lula per la riforma della governance globale è un tema cruciale in un mondo sempre più interconnesso. La crescente disparità tra Nord e Sud del mondo, evidenziata dal deficit di finanziamento per la trasformazione urbana, richiede un impegno comune per garantire un futuro sostenibile e inclusivo per tutti. La pace è un prerequisito fondamentale per lo sviluppo urbano e la prosperità delle città, come sottolineato dal presidente brasiliano.