Sequestro della puntata di Report

La Guardia di Finanza di Genova, su ordine della procura, ha sequestrato la puntata di Report andata in onda il 27 ottobre. L’attenzione degli inquirenti è rivolta in particolare all’intervista a Carmelo Griffo, imprenditore calabrese indagato nell’inchiesta sul voto di scambio che ha coinvolto l’ex governatore Giovanni Toti e alcuni suoi ex consiglieri.

Le dichiarazioni di Griffo

Nell’intervista a Report, Griffo ha negato di essere un mafioso o un delinquente, sostenendo di essere stato dipinto come un ‘ndranghetista dagli investigatori. Ha raccontato di aver aiutato Domenico Cianci, consigliere regionale della Lista Toti, a recuperare alcuni voti in cambio di un condominio da ristrutturare. Secondo Griffo, Cianci non avrebbe mantenuto le promesse di trovargli lavoro dopo la sua elezione.

L’inchiesta in corso

I pm Federico Manotti e Luca Monteverde hanno richiesto l’intera registrazione dell’intervista di Griffo per approfondire le indagini. L’inchiesta, che vede indagato Toti, il suo allora capo di gabinetto Matteo Cozzani e altri, potrebbe concludersi tra la fine dell’anno e l’inizio del 2025, al termine dell’analisi dei telefoni e dei dispositivi elettronici sequestrati il 7 maggio.

Considerazioni

Il sequestro della puntata di Report evidenzia l’importanza del ruolo dei media nel dibattito pubblico e nella ricostruzione di eventi di cronaca. L’intervista di Griffo, sebbene non sia la prova definitiva di un reato, potrebbe fornire elementi utili agli inquirenti per approfondire le indagini e chiarire i contorni dell’inchiesta sul voto di scambio. L’attenzione mediatica su questa vicenda, con il sequestro della puntata di Report, sottolinea la delicatezza del tema e la necessità di un’informazione accurata e indipendente.

Di veritas

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