La seconda settimana decisiva
La Cop29, la conferenza annuale dell’Onu sul clima, entra nella sua seconda e decisiva settimana a Baku. Dopo la prima fase di negoziati condotti dagli sherpa, oggi si aprono le trattative a livello politico con l’arrivo dei ministri dell’Ambiente e dell’Energia. Il ministro italiano Gilberto Pichetto arriverà in serata. La chiusura della conferenza è prevista per venerdì 22.
La seconda settimana si concentrerà su due temi cruciali: la finanza climatica e il mercato del carbonio. Il primo tema è di fondamentale importanza per il futuro degli aiuti ai paesi vulnerabili, con l’obiettivo di aggiornare il fondo da 100 miliardi di dollari all’anno previsto dall’Accordo di Parigi e in scadenza nel 2025. I paesi in via di sviluppo chiedono almeno 1300 miliardi all’anno in aiuti a fondo perduto o prestiti a tasso agevolato, mentre i paesi donatori offrono molto meno e richiedono criteri rigorosi per la selezione e il controllo degli investimenti.
Il negoziato sul mercato del carbonio, invece, riguarda l’articolo 6 dell’Accordo di Parigi e l’istituzione di un mercato internazionale delle emissioni di Co2, simile all’Ets europeo.
Sguardi al G20 e a Parigi
Da Baku si guarda con grande attenzione al G20 di Rio de Janeiro, che si apre oggi. I Paesi del G20 rappresentano circa l’85% dell’economia globale e potrebbero dare l’impulso politico necessario per sbloccare la questione della finanza climatica e evitare il fallimento della Cop.
La conferenza guarda anche a Parigi, dove si discuterà la proposta di tagliare la spesa pubblica internazionale dei Paesi Ocse per progetti di combustibili fossili attraverso le agenzie di credito all’esportazione.
La giornata di sviluppo umano e giovani
Oggi, 18 ottobre, è la giornata dedicata allo sviluppo umano, bambini e giovani, salute ed educazione.
Le sfide della finanza climatica
La questione della finanza climatica è al centro del dibattito internazionale. L’obiettivo di 100 miliardi di dollari all’anno per i paesi vulnerabili è un passo importante, ma non sufficiente. La richiesta dei paesi in via di sviluppo di 1300 miliardi all’anno evidenzia la grande disparità tra le esigenze e le risorse disponibili. La sfida è trovare un equilibrio tra le esigenze dei paesi in via di sviluppo e la capacità dei paesi donatori di fornire aiuti e investimenti.
La creazione di un mercato internazionale del carbonio potrebbe essere un altro strumento importante per combattere il cambiamento climatico, ma è necessario garantire che sia efficace e non comporti un aumento delle emissioni.
La Cop29 è un momento cruciale per il futuro del clima. Le decisioni che verranno prese a Baku avranno un impatto significativo sulle politiche ambientali e sulla lotta al cambiamento climatico.