Un tesoro di arte toscana tra Ottocento e Novecento
La Sala dell’affresco del Complesso di San Micheletto a Lucca si trasforma in un palcoscenico per la bellezza, ospitando la mostra “Arte tra due secoli”. L’esposizione, a cura di Lucia Maffei e con la direzione scientifica di Paolo Bolpagni, direttore della Fondazione Ragghianti, svela al pubblico una selezione di opere provenienti dalla Collezione Vincenzo Giustiniani, donata di recente alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca dalla nipote Diamantina Scola Camerini.
Vincenzo Giustiniani, mecenate, collezionista e pittore autodidatta, giunse in Toscana da Ferrara nel 1917, acquistando la Tenuta di Forci sulle colline lucchesi. Trasformò la villa in un cenacolo d’arte, raccogliendo negli ultimi trent’anni della sua vita oltre centottanta dipinti, da Filippo Palizzi a Plinio Nomellini, Chini e Ghiglia. La mostra presenta circa sessanta di questi capolavori, molti di dimensioni ridotte e realizzati su supporti fragili, ma di grande bellezza.
Un viaggio tra scene intime e paesaggi suggestivi
L’itinerario espositivo si snoda tra scene intime e quotidiane di Silvestro Lega, paesaggi di Plinio Nomellini, tele di Giovanni Fattori, Galileo Chini, Giovanni Boldini e Oscar Ghiglia, offrendo un panorama completo della Toscana pittorica tra Ottocento e Novecento. Si possono ammirare opere come “Leopolda Banti alla spinetta”, ritratto della moglie del pittore pisano Cristiano Banti, realizzato da Boldini, e “La vagliatura del grano” dello stesso artista.
Tra le altre opere in mostra, spiccano “Barche da pesca alla fonda” di Giovanni Fattori, la suggestiva “Barca sull’Arno” di Telemaco Signorini, “Il tiro al campo – Manovre di bersaglieri” e “Cavalleggero ferito”, sempre di Fattori. Un intero lotto di paesaggi di Plinio Nomellini e vedute vibranti di Lega completano il percorso espositivo.
Vincenzo Giustiniani, mecenate e pittore
La mostra offre anche l’opportunità di scoprire Vincenzo Giustiniani come pittore, con una selezione di sue opere che testimoniano la sua passione per l’arte e la sua capacità di interpretare il mondo che lo circondava. Inoltre, è possibile ammirare una serie di vasi in ceramica prodotti dalla manifattura fiorentina Arte della ceramica Fontebuoni, fondata da Galileo Chini nel 1886 e attiva fino al 1910.
Giustiniani entrò a far parte della manifattura nel 1902 come socio finanziatore e contribuì a diffondere i prodotti dell’Art Nouveau e del gusto modernista nella sua città natale.
Un’immersione nella Toscana pittorica
“Arte tra due secoli” è un’occasione unica per immergersi nella Toscana pittorica tra Ottocento e Novecento, scoprendo un tesoro di opere d’arte di grande valore storico e artistico. La mostra è un viaggio affascinante che ci porta alla scoperta di un mondo ricco di colori, emozioni e storie, attraverso le tele di alcuni dei più grandi artisti italiani di quel periodo.
L’esposizione è aperta dal 16 novembre al 6 gennaio nella Sala dell’affresco del Complesso di San Micheletto a Lucca. Un’occasione da non perdere per gli amanti dell’arte e per tutti coloro che desiderano immergersi nella bellezza della Toscana.
Un’eredità preziosa per la città di Lucca
La mostra “Arte tra due secoli” rappresenta un’occasione preziosa per la città di Lucca, che vede arricchire il suo patrimonio culturale con la donazione della Collezione Vincenzo Giustiniani. L’esposizione offre un’opportunità unica per apprezzare la bellezza e la ricchezza di un periodo storico fondamentale per l’arte italiana, contribuendo a far conoscere e valorizzare il lavoro di artisti di grande talento.