La panchina gialla e il messaggio di speranza
“Mai molar”, ‘non mollare mai’. Con questa tipica esortazione triestina, Paola Deffendi, la madre di Giulio Regeni, ha concluso il suo breve intervento in occasione dell’inaugurazione di una panchina gialla dedicata al figlio al Campus di Area Science Park, sul Carso triestino.
La panchina gialla, un simbolo ormai diffuso in Italia per ricordare le vittime di violenza e ingiustizia, è stata inaugurata con un messaggio di speranza e di memoria attiva. Paola Deffendi ha sottolineato come le panchine gialle siano un segno tangibile di impegno nella ricerca della verità, un modo per “tenere accesa la luce” sulla vicenda di Giulio.
“La targa di marmo è bella ma è ferma, sulla panchina invece ci si siede, ci si confronta, si discute”, ha detto Paola Deffendi, evidenziando il valore della panchina come luogo di incontro e di confronto, un simbolo di memoria viva e partecipata.
L’eredità di Giulio Regeni: passione per la ricerca e la giustizia sociale
Anche il padre di Giulio, Claudio Regeni, ha partecipato all’inaugurazione, ricordando la passione del figlio per la ricerca e la sua volontà di “aiutare le persone meno fortunate”. Giulio, ha sottolineato il padre, era consapevole della sua fortuna di essere nato in un Paese democratico e di avere avuto la possibilità di studiare, viaggiare e esprimersi liberamente.
La panchina gialla è stata realizzata con una colletta tra i dipendenti di Area Science Park, che hanno deciso di onorare la memoria di Giulio e il suo spirito di ricerca. “Il loro lavoro è quello dei ricercatori, lavorano come lavorava Giulio”, ha spiegato la direttrice generale di Area Science Park, Anna Sirica.
Il ricavato della colletta andrà a parziale copertura delle spese processuali, un ulteriore segno di impegno nella ricerca della verità e della giustizia per Giulio Regeni.
Un simbolo di memoria e di speranza
La panchina gialla dedicata a Giulio Regeni è un simbolo potente di memoria e di speranza. È un modo per ricordare un giovane ricercatore che ha perso la vita in circostanze tragiche, ma anche per ribadire l’importanza della ricerca della verità e della giustizia. La scelta di collocare la panchina in un luogo come Area Science Park, un centro di ricerca e innovazione, è significativa. È un modo per ricordare a tutti che la ricerca della conoscenza e la lotta per la giustizia sono valori fondamentali che devono essere sempre difesi.