Spalletti: “La sconfitta con la Svizzera mi porto dietro, ma non ci condizionerà”
Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Nations League contro la Francia, ribadendo la sua responsabilità per la sconfitta contro la Svizzera agli Europei e sottolineando che quella partita non condizionerà la squadra in futuro.
“Quella sconfitta con la Svizzera non me la farà dimenticare nulla, neanche qualificarsi al Mondiale. È una cosa che per certi versi fa anche bene portarsela dietro. Ma se non ci ha condizionato per come si è ripartiti, è difficile ci possa disturbare in futuro. Ma è lì a ricordarci che se non si fa le cose giuste la sassata è sempre dietro l’angolo. Con il nostro impegno però possiamo evitare ricapiti”, ha detto Spalletti.
“Sarà la mia ventesima partita. Penso che una sola partita si sia sbagliata, quella con la Svizzera agli Europei. Quella è sicuramente la cosa a cui faccio riferimento e che mi porto dietro, perché sono fatto così e mi reputo molto responsabile di quella sconfitta. Abbiamo cercato di fare cose differenti e per il momento qualcosa l’abbiamo scelta in maniera corretta. Però tutto questo fallimento è riferito a una partita, per quella partita potete dirci di tutto. Ma trattasi di una, le altre sono state partite come tante”, ha aggiunto il ct.
La partita contro la Francia
La partita contro la Francia sarà una sfida importante per l’Italia, che cercherà di ottenere un risultato positivo per continuare il suo percorso di crescita sotto la guida di Spalletti.
La squadra azzurra si presenta all’appuntamento con la Francia con la consapevolezza di aver fatto un buon percorso finora, ma con la consapevolezza che la strada è ancora lunga. La sconfitta contro la Svizzera è un monito che non deve essere dimenticato, ma che non deve condizionare il futuro della squadra.
L’importanza dell’autocritica
Le parole di Spalletti evidenziano un aspetto fondamentale nella leadership sportiva: la capacità di assumersi la responsabilità dei propri errori e di imparare da essi. Il ct italiano dimostra di avere una forte consapevolezza di sé e della propria squadra, riconoscendo il peso della sconfitta contro la Svizzera e non cercando di minimizzarla. Questo atteggiamento, che potrebbe apparire come un’ammissione di debolezza, è in realtà un segno di grande forza e di maturità. La capacità di imparare dagli errori è fondamentale per la crescita di un gruppo e per la costruzione di un percorso vincente.