Rissa tra ragazzine a Maglie: un video virale
Un video di una rissa tra due ragazzine di 14 anni a Maglie, nel Leccese, è diventato virale sui social. Il filmato, che ha scatenato l’indignazione del web, mostra le due ragazze che si picchiano sotto un porticato. A quanto si apprende, molti hanno filmato la scena ma nessuno è intervenuto. La vicenda è finita all’attenzione dei carabinieri, che hanno avviato un’indagine per fare luce sull’accaduto.
L’indagine dei carabinieri
A dare il via all’indagine è stata la denuncia presentata da una zia dell’altra ragazzina, affetta da un disturbo visivo. La zia ha raccontato che la nipote sarebbe stata aggredita dall’amica, che le avrebbe contestato di aver postato sui social una sua foto senza autorizzazione. La ragazzina, che aveva chiesto la rimozione della foto, avrebbe poi avuto la peggio nella rissa. I carabinieri, grazie a nuovi filmati oltre a quello virale, sono riusciti a risalire all’antefatto e a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Un video di pochi secondi mostra una delle due ragazzine che sferra due pugni alla conoscente, mentre si sente la voce in sottofondo di uno dei ragazzini presenti che dice: “la sta uccidendo”.
La segnalazione alla Procura
Al termine delle indagini, i carabinieri hanno segnalato una delle due 14enni alla Procura per i minori con l’accusa di percosse. Entrambe le ragazzine sono seguite dai Servizi sociali. L’episodio solleva un’ulteriore riflessione sulla diffusione di video violenti sui social media e sul ruolo della responsabilità individuale nell’intervenire in situazioni di pericolo. Il caso evidenzia anche la fragilità dei rapporti interpersonali tra i giovani e la necessità di un supporto educativo e sociale adeguato.
Un campanello d’allarme
Questo episodio, purtroppo non isolato, dovrebbe far riflettere sulla necessità di promuovere una maggiore consapevolezza tra i giovani sui rischi della violenza e dell’uso improprio dei social media. È importante educare i ragazzi al rispetto reciproco, alla risoluzione pacifica dei conflitti e alla responsabilità individuale nell’affrontare situazioni di pericolo. La scuola, la famiglia e le istituzioni hanno un ruolo fondamentale in questo processo di educazione.