L’apertura del motore della Freccia Tricolore
Oggi a Volpiano (Torino) sono iniziati gli accertamenti tecnici disposti dalla procura di Ivrea sulla carcassa della Freccia Tricolore, l’aereo acrobatico che il 16 settembre 2023 si schiantò nei pressi dell’aeroporto di Caselle, provocando la morte di una bimba di 5 anni. In particolare, è stata svolta l’apertura del motore, eseguita alla presenza degli specialisti nominati dalle parti in causa. L’accertamento proseguirà domani.
L’ipotesi del ‘bird strike’
Una delle ipotesi principali è che il velivolo sia andato in avaria per l’impatto con un volatile, un fenomeno noto come ‘bird strike’, subito dopo il decollo dall’aeroporto. I primi accertamenti esterni sulla feritoia hanno dato esito negativo, ma l’analisi interna del motore potrebbe ribaltare la situazione.
L’attesa per l’esame e le difficoltà tecniche
La consulenza era stata ordinata lo scorso 5 marzo, ma l’operazione, nonostante le ripetute sollecitazioni dei pubblici ministeri eporediesi, è potuta cominciare solo oggi. La ragione di questo ritardo è da ricercare nella complessità dell’operazione, che richiede dispositivi non facilmente reperibili.
La custodia dell’apparecchio
L’apparecchio è custodito in un hangar di pertinenza dei carabinieri.
Un incidente che ha scosso la comunità
L’incidente della Freccia Tricolore ha scosso profondamente la comunità, lasciando un profondo dolore e interrogativi sulle cause della tragedia. L’apertura del motore è un passo importante per cercare di fare luce su quanto accaduto e per dare risposte alle famiglie delle vittime. È fondamentale che l’indagine sia condotta con la massima accuratezza e professionalità, per giungere a una verità che possa aiutare a prevenire futuri incidenti.