Un Asse Conservatore per contrastare la “Barbarie”
Il presidente argentino Javier Milei ha proposto un asse politico conservatore tra Stati Uniti, Argentina, Italia e Israele, con l’obiettivo di contrastare la “barbarie” e riportare la libertà nel mondo. L’idea è stata lanciata durante la Conferenza di azione politica dei conservatori (Cpac) a Mar a Lago, in Florida, alla presenza di Donald Trump.
Milei ha presentato la sua visione di un mondo in cui gli Stati Uniti, l’Argentina, l’Italia e Israele si uniscono come “faro” per illuminare un mondo “sottomesso in una profonda oscurità”. Il leader ultraliberista ha sottolineato la necessità di un’alleanza di nazioni libere per “fare fronte alla barbarie” e “formare un’alleanza di nazioni libere, custodi dell’eredità occidentale”.
Nuovi Legami Politici, Commerciali e Militari
Secondo Milei, questa alleanza dovrebbe basarsi su nuovi legami politici, commerciali, culturali, diplomatici e militari. L’obiettivo è quello di creare un fronte comune per difendere i valori occidentali e contrastare le minacce alla libertà.
L’idea di Milei si basa sulla convinzione che il mondo occidentale stia attraversando un periodo di crisi e che sia necessario un’azione comune per ripristinare i valori fondamentali della libertà e della democrazia.
Incontro Meloni-Milei a Buenos Aires
La proposta di Milei arriva alla vigilia del viaggio della premier Giorgia Meloni a Buenos Aires, previsto per il 20 novembre al termine del vertice del G20 di Rio. I due si incontreranno a Buenos Aires per la terza volta dopo i faccia a faccia in occasione della visita di Milei a Roma a febbraio e della partecipazione del presidente argentino al G7 di Borgo Egnazia a giugno.
L’incontro tra Meloni e Milei sarà un’occasione per discutere dell’agenda politica internazionale e delle possibili collaborazioni tra Italia e Argentina.
L’Asse Conservatore: un’Idea Realizzabile?
L’idea di Milei di un asse conservatore tra Stati Uniti, Argentina, Italia e Israele è sicuramente ambiziosa. La sua realizzazione dipenderà da molti fattori, tra cui la volontà politica dei leader coinvolti e l’accettazione da parte delle rispettive popolazioni. Sarà interessante osservare come si svilupperà questa idea nei prossimi mesi e se si trasformerà in una realtà politica.