Critiche alla politica migratoria italiana
Il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga ha espresso forti critiche alla politica migratoria italiana, in particolare riguardo alla linea di non considerare alcun Paese sicuro. Secondo Fedriga, questa linea di condotta porta di fatto ad aprire le porte a tutti, senza una reale possibilità di controllo e gestione dei flussi migratori.
“Mi sembra una situazione particolare, parliamo di un Cpr, come ce ne sono in Italia. Di fatto se la linea è quella che non esistono Paesi sicuri, ci dicano che dobbiamo far entrare tutti”, ha affermato Fedriga, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Fedriga ha evidenziato la sua preoccupazione per la situazione dei migranti respinti dall’Albania, sottolineando che chi non viene trattenuto in un Cpr può entrare in Italia senza alcun diritto e poi diventare irrintracciabile una volta negata la protezione. “Non penso che questa sia legalità, non penso che tuteli i cittadini italiani e l’immigrazione regolare”, ha aggiunto Fedriga.
Il presidente del Fvg ha anche espresso la sua opinione sulle strutture presenti in Albania, sostenendo che, seppur non perfette, hanno il vantaggio di disincentivare gli arrivi irregolari. “Hanno comunque il vantaggio di disincentivare gli arrivi irregolari, perché negli anni passati l’Italia, con una politica di apertura delle frontiere, è stata fortemente attrattiva per chi traffica essere umani, e questo – ha concluso Fedriga – lo reputo profondamente sbagliato”.
Il ruolo dei Cpr e la tutela dei cittadini italiani
Fedriga ha sollevato dubbi sull’efficacia dei centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) in Italia, affermando che chi non viene trattenuto in un Cpr può entrare in Italia senza alcun diritto e poi diventare irrintracciabile una volta negata la protezione.
“Chi non va nel Cpr oggi entra e, senza alcun diritto, semplicemente facendo una richiesta, gira sul territorio nazionale, e poi diventa irrintracciabile quando gli viene negata la protezione – ha aggiunto Fedriga -. Non penso che questa sia legalità, non penso che tuteli i cittadini italiani e l’immigrazione regolare”.
Il presidente del Fvg ha quindi sollevato la questione della tutela dei cittadini italiani e della necessità di un sistema migratorio più efficiente e sicuro.
“Personalmente capisco che è complicato ma sarei molto più estensivo nell’applicazione”, ha concluso Fedriga, sottolineando la necessità di un approccio più rigoroso e incisivo alla gestione dei flussi migratori.
Un dibattito complesso
Le dichiarazioni di Fedriga aprono un dibattito complesso e delicato sulla gestione dei flussi migratori in Italia. La questione dei Paesi sicuri e l’efficacia dei Cpr sono temi cruciali che richiedono un’analisi attenta e un confronto aperto tra le diverse posizioni. È importante trovare un equilibrio tra la tutela dei diritti umani e la sicurezza dei cittadini italiani, garantendo un sistema migratorio efficiente e rispettoso delle leggi internazionali.