Un Tesoro del Rinascimento Italiano: La Cronaca Crespi
Il Ministero della Cultura ha arricchito il patrimonio della Biblioteca Nazionale Braidense con un’acquisizione di straordinario valore: “La Cronaca Crespi”, un codice miniato del XV secolo illustrato da Leonardo da Besozzo. L’opera, acquistata per 1 milione di euro, rappresenta un tesoro del Rinascimento italiano e si ritiene sia una copia diretta degli affreschi realizzati da Masolino da Panicale per il cardinale Giordano Orsini nella Sala Theatri di Palazzo Orsini in Monte Giordano a Roma, dopo il 1433.
Il manoscritto, datato tra il 1433 e il 1436, narra le diverse tappe della storia dell’umanità da Adamo a Tamerlano, illustrandone le vicende attraverso gruppi di personaggi appartenenti alla mitologia greca e romana, alla storia antica, alla leggenda e alla genealogia biblica. La sua importanza risiede nella sua presunta natura di copia diretta degli affreschi di Masolino, perduti nel tempo, offrendo così un’inedita prospettiva sull’arte del primo Rinascimento.
Un Viaggio attraverso la Storia dell’Umanità
Il codice, in uno stato di conservazione quasi perfetto, si presenta come un vero e proprio viaggio attraverso la storia dell’umanità. Le sue miniature, realizzate con maestria da Leonardo da Besozzo, ci conducono attraverso le diverse epoche, dalla creazione del mondo alla caduta di Costantinopoli, offrendo una visione panoramica e ricca di dettagli.
La “Cronaca Crespi” è un’opera di grande valore storico e artistico, che offre un’inedita prospettiva sulla cultura del XV secolo. Il suo contenuto, la sua bellezza artistica e la sua presunta origine come copia di un’opera perduta di Masolino da Panicale la rendono un’acquisizione di grande rilevanza per la Biblioteca Nazionale Braidense e per il patrimonio culturale italiano.
Il Ritorno alla Braidense e la Collezione Morbio
La “Cronaca Crespi” ha un passato ricco di vicissitudini. Dopo essere stato realizzato, il manoscritto fu acquistato nel 1862 da Carlo Morbio, e alla sua morte passò alla figlia Giulia, sposata con Benigno Crespi. La famiglia Crespi, in seguito, vendette il codice insieme alla loro biblioteca, di cui la Braidense aveva già acquistato alcuni stampati e 156 manoscritti.
Con l’acquisizione da parte dello Stato, il codice si riunisce finalmente alla Collezione Morbio della Braidense, tornando a far parte del patrimonio della biblioteca milanese. Questa acquisizione rappresenta un importante passo avanti per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, dimostrando l’impegno dello Stato nella preservazione e nella diffusione di opere di grande valore storico e artistico.
Un Giacimento di Senso e di Identità
Il Direttore Generale di Brera, Angelo Crespi, ha sottolineato l’importanza di questa acquisizione, definendola “straordinaria”. “Questo perché il patrimonio culturale è innanzitutto un giacimento di senso e di identità per una Nazione come la nostra che si riconosce nei beni culturali”, ha affermato.
L’acquisizione della “Cronaca Crespi” è un segnale importante per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Il codice, completamente digitalizzato per essere fruibile al pubblico, rappresenta un’occasione unica per approfondire la conoscenza del Rinascimento italiano e del suo straordinario patrimonio artistico e storico.
Un’acquisizione che arricchisce la storia dell’arte
L’acquisizione della Cronaca Crespi è un evento di grande importanza per la storia dell’arte. Questo codice miniato, che si ritiene sia una copia diretta degli affreschi di Masolino da Panicale, rappresenta una testimonianza preziosa del Rinascimento italiano. La sua presenza nella Biblioteca Nazionale Braidense arricchisce ulteriormente il già ricco patrimonio di questa istituzione, rendendola un punto di riferimento per la ricerca e lo studio dell’arte del XV secolo.